maddaloni (Renato Casella) – “Te facimm’ male, a te e a tutti i parenti tuoje”. Così, più o meno, si sarebbe rivolta a un artigiano di via Napoli la coppia napoletana – lui circa 50 anni, lei 30 – che l’altro ieri è stata arrestata dai carabinieri per estorsione, subito dopo essere uscita dal negozio. La vicenda è iniziata da circa un mese: i due hanno contattato l’artigiano e gli hanno proposto un affare, chiedendogli il pagamento di circa 700 euro. La vittima, però, con il tempo si è insospettita e ha detto di non voler più proseguire nella trattativa. A questo punto l’atteggiamento della coppia è cambiato e sarebbero iniziate le minacce all’esercente e alla sua famiglia: in pratica, dalla tentata truffa sono passati alla tentata estorsione. La vittima ha però presentato denuncia ai carabinieri e venerdì, intorno alle 18, è scattata la trappola: i militari del Nucleo operativo della compagnia di Maddaloni e della locale stazione si sono appostati nei pressi della bottega e hanno atteso l’uscita dei due napoletani, per poi fermarli. Addosso avevano i 700 euro appena consegnati dall’artigiano. E’ quindi scattato l’arresto in flagranza di reato: i presunti estorsori sono stati portati in caserma e da qui, espletate le formalità, trasferiti nel carcera “Uccella” di Santa Maria Capua Vetere, dove domani sarà celebrata l’udienza di convalida dell’arresto. I militari dell’Arma hanno informato dell’accaduto il pubblico ministero di turno presso il tribunale sammaritano e stanno indagando per scoprire se avessero altri complici. Ad ogni modo, non risultano legati a gruppi criminosi e anche quando hanno minacciato la vittima non hanno tirato in ballo gruppi camorristici. L’episodio, con i carabinieri in borghese appostati (e poi subito supportati da colleghi in divisa), ha suscitato scalpore fra i presenti, che hanno potuto assistere agli arresti “in diretta”. Subito si sono diffuse voci più o meno attendibili sui motivi dell’operazione che ha portato in manette i due.
Non è la prima volta che a Maddaloni vengono bloccati truffatori ed estorsori in trasferta: in città girano abitualmente diversi forestieri in cerca del classico “pollo”. In parecchi casi le forze dell’ordine hanno fatto opera di prevenzione, intercettando queste persone e chiedendo al questore l’emissione del foglio di via nei loro confronti. E ad alcuni di questi malviventi è stato vietato di fare ritorno in città con questo tipo di provvedimento. Purtroppo, fra gli esercenti c’è chi denuncia, ma anche chi preferisce pagare e in questo modo alimenta l’illegalità.
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