Pizzo per il clan dei Casalesi, 14 condanne

Tribunale di Santa Maria Capua Vetere

LUSCIANO – Pizzo per il clan dei Casalesi, 14 condanne in primo grado. Il Tribunale di S. Maria Capua Vetere ha inflitto  9 anni di reclusione a Giovanni Agnifili, 46enne di Aversa, detto o scupatore, in continuazione con un verdetto diventato definitivo nel giugno 2016. Ventuno anni, invece, la pena per 21 per Pasquale Ciocia ‘o mbricciatc, 61enne di Trentola Ducenta , 16 anni e 8 mesi, per Nicola Cangiano, 17 anni e 8 mesi  per Giacomo D’Aniello ‘o mister, 61enne di Lusciano,  23 anni per Amedeo Fabozzo, 52enne, detto ‘o barone, di Aversa, 22 anni per Gaetano De Biase, noto come burzone, 54enne di Teverola, 16 anni e 6 mesi Lusiano Esposito, 23 anni per Agostino Fabozzo, 50enne di Aversa, e 7 anni e 4 mesi per Agostino Paciello, 34enne di Casaluce: si tratta di pene emesse in continuazioni con altre sentenza già irrevocabili. Decisi 2 anni e 8 mesi per Antonio Verde ‘o tabaccar, 61enne di Aversa. Quattro anni e 6 mesi, invece, per Gennaro Corzo, conosciuto come ‘o pizzaiuol, 63enne di Lusciano, 2 anni e 6 mesi per Luigi Macchione, 51enne di Trentola Ducente, 4 anni e 6 mesi per Nicola Mastrillo ‘o pazz, 54enne di Aversa, e 4 anni e 10 mesi per Emilio Mazzarella, 54enne di Cesa: i due sono stati assolti dall’accusa di associazione mafiosa. 

L’inchiesta che ha trascinato i 15 a giudizio ha acceso i riflettori sull’ipotizzata batteria di estorsori che in nome del clan avrebbero taglieggiato commercianti e imprenditori di Aversa e dintorni. Gli episodi contestati agli imputati si sarebbero verificati nel periodo che va dal 2000 al 2010. Nel collegio difensivo gli avvocati Gaetano Laiso, Vincenzo Motti, Generoso Grasso, Giovanni Cantelli, Guglielmo Ventrone, Pasquale Davide De Marco, Giovanni Pizzo, Massimo Vetrano e Giuseppe Nespoli. Il processo riprenderà fra due settimane dinanzi alla seconda sezione del Tribunale di S. Maria C.V. per le arringhe dei legali.

Non ha riportato condana Domenico Menditto bambò, 42enne: era accusato di camorra ed è stato assolto. Dall’imputazione di partecipazione al clan sono stati assolti anche Macchione, Corzo e Fabozzo

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