Plusvalenze fittizie, la Procura ci riprova: -15 al Chievo

Invocati anche 36 mesi di inibizione per il presidente Luca Campedelli

Foto LaPresse/Jennifer Lorenzini - Luca Campedelli

ROMA – Nel processo bis nei confronti del Chievo e del suo presidente Luca Campedelli, la Procura della Figc ha rinnovata la propria richiesta: 15 punti di penalizzazione da scontare nel campionato in corso. Questo perché la società clivense, secondo l’accusa, avrebbe realizzato plusvalenze fittizie.

Invocati 36 mesi di inibizione per Campedelli

La Procura ha anche chiesto 36 mesi di inibizione per il presidente Campedelli; nell’ambito del processo bis in merito all’accusa di plusvalenze fittizie realizzate dal Chievo. Il precedente processo fu annullato dall’autorità giudiziaria sportiva perché la Procura non aveva ascoltato il presidente Campedelli. Nell’ambito dell’inchiesta si era inserito, nel primo processo, anche il Crotone che chiedeva l’applicazione della penalizzazione nella scorsa stagione; con la conseguente retrocessione del Chievo e la salvezza per la formazione pitagorica. La necessità di istruire un nuovo processo ha però ‘condannato’ il Crotone a disputare il campionato di Serie B; mentre la Procura ha deciso di invocare la penalizzazione per il campionato in corso.

La situazione attuale

E’ ovvio che l’eventuale accoglimento della richiesta della Procura porterebbe il Chievo a -14 in classifica e complicherebbe non poco i piani della società scaligera; considerando che una squadra che parte per evitare la retrocessione difficilmente sarà in grado di recuperare una penalizzazione così pesante. Ovviamente i legali del Chievo discuteranno dinanzi al giudice per ‘sconfessare’ il teorema accusatorio della Procura ed ottenere l’assoluzione del Chievo; o, nella peggiore delle ipotesi, non più di un paio di punti di penalizzazione.

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