ROMA – “Il decreto su Genova è pronto a essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, forse sarà fatto già nelle prossime ore”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli che poi ha aggiunto: “Stiamo dialogando con l’Unione europea perché la ricostruzione del Ponte Morandi di Genova abbia il timbro dello Stato senza una gara che permetterebbe ad Autostrade di ricostruirlo”. Il testo del decreto leggere avrebbe dovuto fare il suo ingresso al Quirinale entro oggi. A quanto pare, però, non è ancora arrivato. Quando succederà, i vertici del Colle esamineranno ogni passaggio prima che questo venga pubblicato e quindi ufficializzato.
Salvini: “Genova e l’Italia non chiedono vendetta”
Intanto il ministro degli Interni, Matteo Salvini, si collega alla tematica. In visita al Salone Nautico, Salvini ha precisato che il Paese e la città di Genova non sono alla caccia di una vendetta, “ma chiedono giustizia e futuro”. Il Pd intanto attacca il Governo: “A 38 giorni dalla strage mancano ancora il decreto legge e il commissario: parliamo dei due elementi strumenti necessari a far ripartire la città”. “Il 14 settembre, a un mese dalla tragedia, il premier Conte aveva promesso ai genovesi che in 10 giorni al massimo il decreto e il Commissario sarebbero arrivati – ricordano i democrat –. Ma la stessa tempistica – altri dieci giorni – è stata annunciata ieri dal ministro Toninelli, a quasi una settimana dalla promessa di Conte. Il tempo passa, Genova è stremata da questo balletto indecoroso”.
I dubbi di Toti: “Bene il decreto, ma la mia percezione che il Governo abbia un atteggiamento fin troppo sloganistico”
Il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti è soddisfatto, sì, ma soltanto a metà. Toti analizza la situazione da due angolature: “Bene il decreto, meglio tardi che mai. Ma la mia percezione è che il governo abbia un approccio sloganistico e semplicistico: si possono fare le stesse cose urlando di meno”.