Ponticelli, i Casella respingono i ‘Bodo’. Patto con il clan del Luzzatti, faida si allarga a Poggioreale

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Luigi Aulisio detto Alì e Marco De Micco

NAPOLI – La faida di Ponticelli può spostarsi nel quartiere Poggioreale. Lo dicono le ultime informative delle forze dell’ordine. I Casella dopo l’accerchiamento nel parco Conocal da parte dei De Micco-De Martino, hanno chiesto soccorso alle frange del rione Luzzatti. Ma bisogna fare un passo indietro. I Casella di Ponticelli hanno parenti al rione Luzzatti di Poggioreale. Già in passato i due gruppi hanno fatto fronte comune, quando c’era da affrontare una emergenza (come in questo caso). La paranza del Luzzatti non si è tirata indietro neppure ora. La faida potrebbe avere ripercussioni nelle prossime ore a Poggioreale, è la sintesi di un investigatore esperto. O anche a Ponticelli. Riflettori accesi delle forze dell’ordine e della Procura.

Gli ultimi episodi di cronaca raccontano una tensione crescente nelle palazzine popolari. La periferia orientale è in fiamme. Ponticelli è di nuovo nel caos. A pochi giorni dall’annuncio del prefetto Michele di Bari di istituire una ‘zona rossa’ e intensificare i pattugliamenti. Il quartiere è stato teatro del terzo agguato in cinque giorni. Neanche l’inasprimento delle misure di sicurezza, seguito all’accoltellamento di un trentenne, sembra bastare a contenere l’ondata di violenza. Gli investigatori hanno concentrato l’attenzione sullo scontro in atto tra le due ‘paranze’ rivali: i De Micco-De Martino (noti come Bodo) e i reduci dei D’Amico. Nonostante i numerosi arresti, che hanno colpito figure di spicco come Marco De Micco e Giuseppe De Luca Bossa, le fazioni cercano costantemente di riorganizzarsi. I De Micco temono un ritorno in forze dei nemici storici e hanno adottato una strategia preventiva: controllano il perimetro dei bunker dei rivali, costringendoli a rimanere confinati nelle palazzine.

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