NAPOLI – Sembrava che i 55 arresti effettuati da carabinieri e polizia all’alba di lunedì potessero riportare serenità e calma a Ponticelli, dopo mesi in cui il quartiere ha fatto i conti con una sanguinosa guerra di camorra. La pace, però, non è durata così a lungo, visto che ieri le forze dell’ordine sono state costrette a tornare nella periferia Est di Napoli. I poliziotti sono stati allertati da una segnalazione di colpi di arma da fuoco esplosi in via Angelo Camillo De Meis, nel rione De Gasperi. Giunti sul posto, le forze dell’ordine hanno rinvenuto 11 bossoli calibro 9X21. Non sono state segnalate persone ferite. Pare che nella zona alle spalle dell’Ospedale del Mare non siano stati rilevati nemmeno danni agli edifici. Chi ha fatto fuoco, ha sparato in aria. Gli investigatori non escludono alcuna pista, anche se quella più battuta fa riferimento all’atto dimostrativo. Con ogni probabilità la stesa effettuata in via De Mesi è stata la risposta agli arresti che lunedì hanno messo in ginocchio il clan De Luca Bossa e i gruppi sodali, ovvero i Minichini, i Reale, i Casella e i Rinaldi. Le indagini dei poliziotti sono volte a scoprire se nella zona degli spari risiede qualcuno legato alla malavita organizzata. Tuttavia, pare che in passato nell’area fossero stati segnalate proprio persone ritenute vicine al clan De Luca Bossa. Non è escluso quindi, che le pallottole esplose possano aver rappresentato un avvertimento ai rivali. I De Micco e i De Martino credono di avere campo libero dopo la retata di inizio settimana. Molto probabilmente non sarà così.
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