Potenza (LaPresse) – La polizia di Stato di Potenza ha eseguito nove misure cautelari e il sequestro di beni e società, attive nel settore della rivendita di auto e moto, del valore di centinaia di migliaia di euro, per 9 persone accusate di intestazione fittizia di beni.
L’attività rappresenta l’epilogo di complesse indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Potenza. Condotte dalla squadra mobile con l’ausilio del commissariato di Melfi. In relazione ai reati di intestazione fittizia di beni e false fatturazioni per operazioni inesistenti, commessi, nella provincia di Potenza, da parte degli indagati. Al fine di eludere i vincoli e gli effetti delle disposizioni Antimafia in materia di misure di prevenzione.
In tale contesto è emerso la pericolosità dei soggetti destinatari del provvedimento. Che non hanno esitato a rivolgere gravi minacce, anche di morte nei confronti di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate. Per costringerlo ad agevolare le procedure di immatricolazione di varie autovetture importate dall’estero, nonostante le gravi irregolarità amministrative riscontrate.
Ulteriori dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 presso la Procura di Potenza.
Intestazione fittizia di beni, oltre ad altri reati anche a Napoli due settimane fa
I carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna (Napoli), coordinati dalla Dda di Napoli, hanno smantellato un’associazione di traffico di stupefacenti provenienti da Spagna, Olanda e Germania. I militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal gip di Napoli nei confronti di 24 indagati ritenuti responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, detenzione illegale di armi e intestazione fittizia di beni. Contestualmente hanno sequestrato un’auto e 3 motoveicoli del valore complessivo di 90mila euro. Durante i riscontri hanno sequestrato un kalashnikov, 3 pistole, ingenti quantitativi di cocaina e hashish e conti correnti. A capo dell’organizzazione c’era Vincenzo Manauro, 54enne di San Vitaliano detto ‘o giornalista’, ex edicolante, attualmente detenuto. L’operazione è stata svolta tra Napoli, Acerra, Brusciano, Casoria, Marano di Napoli, Marigliano, Pomigliano D’Arco, San Vitaliano, Somma Vesuviana, San Martino Valle Caudina (Avellino) e Montesarchio (Benevento).