POZZUOLI – E’ stata una manciata di minuti, ma sufficiente a trasformare una tranquilla notte di dicembre in una scena da film. Una banda di almeno tre ladri ha tentato un assalto al bar-tabacchi Salart di via Carlo Rosini, già bersaglio di altri colpi negli ultimi mesi. Questa volta, però, il loro piano è saltato grazie al sistema d’allarme e all’arrivo tempestivo dei vigilantes. Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, i
malviventi sono arrivati in città a bordo di una Volkswagen Golf scura. Pochi minuti prima avevano rubato una Fiat Grande Punto nelle vicinanze: sarebbe stata quella la loro “arma”, trasformata in auto-ariete per tentare di sfondare l’ingresso del locale. Le telecamere di videosorveglianza – ora al vaglio degli investigatori – mostrano la sequenza quasi surreale del tentato assalto. I ladri, giunti davanti al bar-tabacchi, si sono prima trovati un ostacolo imprevisto: un’auto parcheggiata proprio davanti alla vetrina. Con la Punto rubata hanno tentato di spingerla via, più volte, senza successo.
Una volta capito che non sarebbero riusciti a liberare il passaggio, hanno cambiato tattica. Retromarcia violenta contro l’ingresso, cercando di sfondare la porta. Ma anche qui, il destino non ha giocato a loro favore. La presenza di un piccolo gradino, quasi impercettibile di giorno, ha reso complicato l’angolo d’impatto: la Punto rimbalzava senza riuscire a demolire l’ingresso. Colpi su colpi, tentativi ripetuti, fino a quando la banda ha capito che il tempo stava scadendo. L’allarme, scattato alla prima vibrazione sospetta, aveva già allertato vigilantes e proprietari. Con le sirene ormai vicine, i tre si sono arresi. Hanno abbandonato sul posto la Grande Punto utilizzata come ariete e sono fuggiti a tutta velocità a bordo della Golf con cui erano arrivati. Un’azione fulminea che ha lasciato dietro di sé solo danni e tanta rabbia. Per
i titolari del Salart, questa è la quarta incursione in appena otto mesi di attività. Una sequenza che pesa non solo economicamente, ma anche sul piano emotivo, considerando le continue spese per riparare vetrate, infissi e sistemi di sicurezza. All’arrivo, i proprietari non hanno potuto fare altro che constatare i danni e sporgere denuncia alla stazione dei carabinieri di Pozzuoli.
I militari hanno immediatamente acquisito le immagini dell’impianto di videosorveglianza, un materiale prezioso per provare a individuare i membri della banda. Le indagini si concentrano ora su tre elementi chiave: la Golf utilizzata per la fuga, probabilmente con targhe contraffatte; la Punto rubata, che potrebbe contenere tracce o impronte; i movimenti dei ladri, piuttosto sicuri, suggerendo che conoscessero bene la zona e gli orari del bar-tabacchi. L’episodio riaccende inevitabilmente il tema della sicurezza nel quartiere. L’ennesimo colpo – anche se questa volta fallito – accende i riflettori su un locale diventato troppo spesso bersaglio di criminali. Una situazione che i residenti vivono con crescente preoccupazione. La caccia alla banda è aperta: i carabinieri sperano di stringere il cerchio già nei prossimi giorni, grazie alle immagini e ai rilievi tecnici. Un’altra notte di paura a Pozzuoli, ma anche un colpo che, per una volta, non è andato a segno.





















