ROMA – Il menù del pranzo al Quirinale, un appuntamento fisso prima del Consiglio Ue, a poche ore dalla risposta dell’Italia alla Ue, non è scevro di tensioni. Dopo gli attacchi di Matteo Salvini e Luigi Di Maio all’Europa, le bordate indirizzate al ministro dell’economia Giovanni Tria dal Carroccio e la tensione ancora alta con Bruxelles, il colloquio con Sergio Mattarella acquista sicuramente un peso diverso.
La situazione sembra essere molto vicina a quella che si è presentata nel dicembre scorso con il lungo braccio di ferro tra Roma e Bruxelles nella fase di scrittura della legge di bilancio. Il capo dello Stato, che in questi giorni non commenta ovviamente le misure annunciate, come il salario minimo o il pressing affinché venga inserita in manovra la Flat tax, mantiene alta l’attenzione sull’andamento dei conti pubblici.
Una posizione nota che non deve essere tradotta come difesa dell’austerità, ma come un invito a concentrarsi sull’economia reale del Paese che si fonda su lavoro, risparmi e investimenti. Una base di partenza che non deve precludere un solido dialogo e un franco confronto con l’Unione, da ambo le parti, per il raggiungimento dell’unico obiettivo che davvero conta: evitare la procedura di infrazione. È questo l’auspicio dell’inquilino del Colle, che si sposa con quello del premier.
Conte, difronte a una tavolata dove siedono diversi ministri, rassicura confermando la compattezza dell’esecutivo affinché si eviti appunto la sanzione. Il clima alla fine è ‘disteso’, senza discussioni, sono intervenuti anche i ministri Moavero e Tria, che hanno illustrato alcuni aspetti del bilancio Ue settennale. Non hanno invece preso la parola i due vicepremier, Salvini e Di Maio, e il sottosegretario Giorgetti.
Il vero tema però del Consiglio di domani e venerdì non è la situazione italiana ma le trattative, ancora frastagliate, per la composizione della commissione. Le nomine dei ruoli apicali dell’Unione sono infatti oggetto del pranzo, durante il quale il premier si è detto certo che l’Italia sia nelle condizioni di poter ottenere un portafoglio economico per il commissario a Bruxelles. Su questo argomento Mattarella aveva già espresso il suo pensiero: serve una una figura di alto profilo. (LaPresse)