Prato, accusata di sesso con un minore: sarà riascoltata dai pm

Foto LaPresse - Matteo Corner 19/09/2018 Milano,Italia Cronaca Il Palazzo di Giustizia tribunale di Milano

PRATO – I pm della procura di Prato, Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli, ascolteranno di nuovo nei prossimi giorni la trentenne pratese che alcuni mesi fa ha avuto un figlio dal ragazzino – oggi quindicenne ma tredicenne all’epoca dei fatti contestati – a cui dava ripetizioni private. La donna è accusata di sesso con minore e violenza sessuale per induzione ed è agli arresti domiciliari dal 28 marzo scorso.

L’indagata aveva fornito già ai magistrati che coordinano l’inchiesta la sua versione dei fatti rilasciando dichiarazioni spontanee. La donna avrebbe ammesso di aver avuto una relazione con il minore. Ma avrebbe sostenuto di aver avuto i primi rapporti sessuali con lui dopo che il ragazzo aveva compiuto 14 anni. Una versione dei fatti ribadita anche nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Francesca Scarlatti. E, successivamente, davanti ai giudici del tribunale del riesame di Firenze che hanno respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari.

Gli inquirenti vogliono vederci chiaro

Adesso, però, i pm la riascolteranno alla luce degli elementi emersi nel corso dell’incidente probatorio di lunedì scorso, durante il quale il minore, ascoltato in audizione protetta, ha ricostruito i suoi rapporti con la donna. E alla luce dei nuovi documenti che ha depositato l’avvocato Roberta Roviello, che rappresenta il ragazzino e la sua famiglia. Allegandoli alla denuncia, presentata l’8 marzo scorso. che aveva dato il via alle indagini.

L’incidente probatorio è stata secretata ma, da quanto si apprende, la versione fornita dal ragazzo viene ritenuta dagli inquirenti credibile e coerente con il quadro accusatorio definito finora. Nell’inchiesta è coinvolto anche il marito della trentenne, indagato per alterazione di stato. Accusa mossagli per aver riconosciuto come suo il figlio nato alcuni mesi fa pur sapendo che il padre era il minore. Anche per l’uomo i pm, alla luce di quanto emerso nell’incidente probatorio, potrebbero richiedere una nuova convocazione in procura per ascoltarlo. La prima volta non si era presentato.

(LaPresse)

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