Continua l’attività dell’Arma dei Carabinieri finalizzata al rintraccio dei cosiddetti furbetti del reddito. I militari della Compagnia di Prato e del Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro, difatti, hanno denunciato a piede libero, 19 persone per truffa ai danni dello Stato per aver indebitamente percepito il reddito di cittadinanza senza averne titolo.
La maggior parte dei denunciati sono cittadini stranieri che hanno dichiarato falsamente di risiedere in Italia da almeno dieci anni, requisito minimo che la legge prevede per poter fruire del beneficio, ma anche di cittadini italiani sorpresi a svolgere attività lavorativa, ovviamente “a nero”, percependo nel tempo un’entrata che dovrebbe rappresentare, invece, un sostegno alle famiglie disagiate e mirato al reinserimento nel mondo del lavoro di chi è inoccupato e all’inclusione sociale. Tra coloro che sono stati scoperti a lavorare irregolarmente, spiccano le figure di un cuoco, sorpreso a cucinare in un ristorante del centro storico, un manutentore trovato all’interno di un impianto sportivo e un operaio impiegato nel capannone di una ditta tessile.
I militari dell’Arma, oltre agli accertamenti effettuati sul posto, hanno incrociato i dati forniti dall’INPS e dagli uffici dell’anagrafe dell’intera provincia tanto da far emergere – nel complesso – un’indebita percezione pari a circa 60.000 euro.
Altre posizioni sospette sono attualmente al vaglio dei Carabinieri e potrebbero portare a nuove denunce.
(LaPresse)