Preso ‘l’uomo nero’ di piazza Nazionale. Armando Del Re fermato per tentato omicidio. Il procuratore Riello: “Il crimine non paga”

Armando Del Re è stato rintracciato in provincia di Siena. In manette anche il fratello Antonio per avergli fornito supporto. Contestata la premeditazione

Napoli caserma Pastrengo, arresto di Antonio Del re fratello del presunto killer Armando del Re, dove viene ferita la piccola Noemi

NAPOLI – L’uomo nero di piazza Nazionale è stato fermato. Sì, perché quella figura scura e grossa immortalata dalle telecamere mentre, nel pomeriggio di sangue del 3 maggio, apre il fuoco tra la folla colpendo anche una bambina e sua nonna, aveva assunto le forme e i contorni di un brutto sogno. Proprio come quelli che fanno i bambini. Lo hanno cercato per giorni e, alla fine, lo hanno trovato. Ha un nome e un cognome. Si chiama Armando del Re, originario di Secondigliano e attualmente residente nella zona delle Case nuove. Per gli inquirenti è lui l’uomo che, “con premeditazione” spiegano gli inquirenti, ha fatto fuoco contro il 31enne Salvatore Nurcaro, suo vero obiettivo.

La cattura

Lo hanno preso fuori città, a Siena. Le forze dell’ordine lo hanno intercettato in un’area di servizio della Siena-Bettolle, nei pressi di Serre di Rapolano, dove era arrivato a bordo della sua auto, una Fiat 500, a bordo della quale viaggiavano anche la madre e la sorella. Secondo le ipotesi investigative si trovava in Toscana perché probabilmente aveva intenzione di arrivare a San Gimignano, il luogo in cui, nel carcere di massima sicurezza, sta scontando una pena suo padre, Vincenzo Del Re, noto come ’a pacchiana, ritenuto in passato vicino al clan Di Lauro e finito in manette nel 2011 per droga. Nella cittadina della Valdesa senese, questa è una ipotesi, Del Re avrebbe potuto avere qualche contatto per un aiuto nella sua fuga. Dopo l’arresto è stato trasferito dalla caserma dei carabinieri di Siena al carcere circondariale di Santo Spirito, a disposizione della magistratura. Dell’uomo nero e della storia di Noemi si era saputo anche a Siena. Tanto che qualcuno, davanti alla caserma dei carabinieri, ha urlato:“Ammazzatelo”.

Armando Del Re
L’accusa


Operazione interforze Carabinieri, guardia di finanza, e squadra mobile della polizia. Alle indagini dopo la sparatoria hanno lavorato tutti. Il provvedimento di fermo è stato emesso dai pm Antonella Fratello, Simona Rossi e Gloria Sanseverino, coordinati dal capo della procura di Napoli Giovanni Melillo e dall’aggiunto Giuseppe Borrelli. Armando Del Re non era il solo destinatario della misura. Insieme a lui è stato fermato anche il fratello Antonio, di appena 18 anni. Si trovava a Marigliano. Se il primo è ritenuto l’esecutore materiale dell’agguato, il secondo avrebbe fornito supporto logistico. Si lavora sul movente, ma per il procuratore Melillo il “tentato omicidio è maturato in pieno contesto camorristico”. E si è fatto riferimento a una “premeditazione” e non a un agguato d’impeto, come poteva apparire dalle fasi. “I movimenti della vittima sono controllati e questo lascia emergere una metodologia mafiosa”. 

L’indagine continua Manca un elemento fondamentale, o meglio, non è ancora chiaro. Parliamo del movente sul quale potrebbe fare chiarezza l’obiettivo dell’agguato, Salvatore Nurcaro, attualmente ricoverato al Loreto Mare, nel momento in cui sarà possibile per gli inquirenti ascoltarlo. La caccia all’uomo è partita subito e si è allargata a macchia d’olio ora dopo ora. Rintracciare l’autore del ferimento della piccola Noemi era una richiesta dell’intera Nazione. E il lavoro degli inquirenti ha dato risposta a quella richiesta. Fondamentali sono state alcune intercettazioni già in corso sui due indagati, come le immagini delle telecamere di videosorveglianza, e i racconti di chi c’era, di chi non ha taciuto. Di chi, dopo quell’agguato, ha raccontato quello che sapeva. 

Sono dettagli emersi alla presenza dei vertici delle forze dell’ordine che ieri, in procura, hanno risposto a chi chiedeva un intervento. Insieme al procuratore Melillo, presenti il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Ubaldo Del Monaco e il questore di Napoli Antonio De Iesu.

Il profilo dell’uomo nero

Sia curiosità, voieurismo o un certo senso di giustizia. Sta di fatto che in tanti sono andati a cercare Armando Del Re sui social. A cercare il profilo di quella figura rimasta misteriosa e sgraziata, goffa e spietata, nell’immaginario di chi l’aveva osservata di spalle. Chi l’ha cercato quel profilo, ha osservato che l’uomo nero è anche un padre di bimbi piccoli come Noemi. Nelle foto con loro appare anche amorevole. Quando l’hanno arrestato, l’uomo nero, portava una felpa gialla e sgargiante, non era più il brutto sogno di un Paese. Nemmeno quello di Noemi, perché la piccola si è svegliata.

“Il crimine non paga”

Anche il procuratore generale Luigi Riello è intervenuto sul caso: affermando: “Lo Stato c’è e risponde colpo su colpo”. “Un plauso alla Procura di Napoli, egregiamente guidata dal collega Melillo, ai vertici e ai valorosi donne e uomini delle forze di polizia che, agendo in piena sinergia, lanciano con questi fermi un messaggio chiaro e inequivocabile a chi crede di essere il padrone della città e della vita dei cittadini conclude – non fermandosi nemmeno dinanzi ai bambini: il crimine non paga”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome