ZAGABRIA – Circa 300 persone giunte da varie zone dei Balcani hanno sfilato oggi nel centro di Zagabria per la prima marcia transgender della storia della Croazia, per attirare l’attenzione sulle discriminazioni che i trans affrontano nella regione.
La prima marcia transgender in Croazia
Al suono di tamburi e fischietti, i dimostranti hanno voluto mandare dei “chiari messaggi di orgoglio e sfida, una rivolta contro coloro che provano a rivendicare il dominio sui nostri corpi, le menti e le vite, nonché contro ogni forma di oppressione”, riferiscono gli organizzatori, avvertendo dei rischi che la regione affronta per “l’ascesa di gruppi di estrema destra, fascisti, che quasi sempre concentrano i loro attacchi su persone emarginate” fra cui donne, migranti e trans. ‘Trans lives matter’, si leggeva su alcuni cartelli.
Coppie omosessuali, cosa prevede la legge
In Croazia, membro dell’Unione europea dal 2013, negli ultimi anni c’è stato un graduale aumento del riconoscimento dei diritti dei gay. Alle coppie omosessuali è consentito registrarsi come “partner di vita” dal 2014.
Frequenti gli episodi di minacce e oscurantismo
La legge garantisce loro gli stessi diritti delle coppie sposate eterosessuali su questioni come proprietà, eredità, tasse, sanità e assicurazioni. Nonostante questi cambiamenti, tuttavia, le comunità gay e trans sono ancora esposte a minacce e costrette a restare nell’ombra sia in Croazia che in altri Paesi dei Balcani.
(LaPresse/AFP)