Processo a La Torre, Zannini e i Campoli si costituiscono parte civile

Il cugino del boss è accusato di estorsione con l'aggravente mafiosa

Ha preso il via questa mattina, dinanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il processo a carico di Tiberio Francesco La Torre, alias ‘Puntinella’, accusato di estorsione con l’aggravante mafiosa. All’imputato, cugino di Augusto La Torre, capo del gruppo mafioso, per la Dda ormai disciolto, dei ‘Chiuovi’, sono contestati due episodi: uno nei confronti dei noti imprenditori mondragonesi Alfredo e Pasquale Campoli, rispettivamente figlio e marito dell’attuale assessore Rosaria Tramonti, e l’altro verso il consigliere regionale Giovanni Zannini.

Francesco Tiberio La Torre, 64 anni, avrebbe tentato di costringere Zannini a pagare 50mila euro, senza riuscirci, e si faceva consegnare 20mila euro, in diverse tranche, da Campoli.

Alla fine del 2023, l’imputato, dice la Dda, avrebbe pronunciato frasi minacciose contro il consigliere regionale, dicendo: “Tu mi hai fatto prendere collera per il fatto di mio figlio!” e aggiungendo: “Poi ci verimm’”. L’8 maggio scorso La Torre avrebbe contattato l’imprenditore Pasquale Campoli, chiedendogli di fargli incontrare il padre Alfredo, il quale a sua volta avrebbe dovuto contattare Zannini per chiedergli il pagamento di 50mila euro come risarcimento danni, in quanto in passato avrebbe aggredito il figlio Antonio. In quella occasione avrebbe detto che se Zannini non avesse pagato, lo avrebbe ucciso. Infine, avrebbe contattato il padre dell’imprenditore dicendogli di cercare Zannini e aggiungendo: “Lo devi chiamare, lo devi trovare, mi deve dare 50mila euro entro stasera, altrimenti lo sparo”.

Durante l’udienza, Zannini, rappresentato dall’avvocato Angelo Raucci, e gli imprenditori Campoli si sono costituiti parte civile, così come il Comune di Mondragone. Il prossimo 15 novembre, Zannini dovrà testimoniare in aule in merito alla sua denuncia, sporta ai carabinieri di Mondragone, riguardante il presunto tentativo di estorsione subito da La Torre..

Le indagini, coordinate dal pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Roberto Patscot, e dal procuratore aggiunto Del Prete, hanno portato all’arresto di La Torre il 17 maggio scorso.

L’ordinanza del Gip che dispose l’arresto di ‘Puntinella’, difeso dall’avvocato Antonio Miraglia, ha evidenziato la pericolosità del soggetto con alle spalle già una condanna per associazione mafiosa.

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