di Benedetta Dalla Rovere
MILANO (LaPresse) – E’ stato rinviato al 2 luglio prossimo davanti ai giudici della settima sezione penale del Tribunale di Milano il processo Ruby ter a carico di Silvio Berlusconi e delle quattro ‘olgettine’ Miriam Loddo, Arisi Espinoza, Giovanna Rigato ed Elisa Toti.
Per il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio, titolari dell’inchiesta, alle quattro ragazze sarebbero stati versati oltre 400 mila euro fino al novembre del 2016
Quindi diversi mesi dopo rispetto agli altri ospiti assidui di Berlusconi. Ciò, in cambio del loro silenzio con gli inquirenti sulle serate trascorse ad Arcore. Lo slittamento si è reso necessario per poter riunire questa tranche con il filone principale del processo. Processo che riguarda Berlusconi e altri 23 imputati. Tra cui anche la giovare marocchina. Anche loro, per l’accusa, sarebbero stati corrotti per edulcorare le loro testimonianze sulle “cene eleganti” a Villa San Martino durante i processi del Rubygate. I pagamenti, però, si sarebbero fermati a gennaio 2014. Dopo un ‘preavviso’ mandato un mese prima dal Cavaliere che aveva scritto a tutte le ‘olgettine’ una lettera. Nella quale spiegava che nonostante il “bene” che provava per loro, sarebbe stato costretto a sospendere lo “stipendio” di 2500 euro al mese che ricevevano tutte.
Un vero e proprio fiume di denaro che per la Procura ammonta a 10 milioni di euro, di cui 7 sarebbero stati consegnati alla sola Ruby.
L’udienza di questa mattina è durata una manciata di minuti. Abbastanza perché giudici della quarta sezione penale del Tribunale di Milano disponessero il rinvio al 2 luglio prossimo. Sulla scia di quanto già stabilito nelle scorse settimane dai colleghi della decima sezione penale, titolari del filone principale del procedimento.
Due processi fotocopia. Stessi imputati, Berlusconi e gli ospiti delle “cene eleganti”. Stesse accuse, corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. E proprio per questo destinati a essere riunificati per questioni di economia processuale.
Dopo il parere favorevole del presidente del Tribunale di Milano, Roberto Bichi, l’ultimo passaggio è previsto proprio nell’udienza del 2 luglio. Quando il presidente del collegio giudicante, Roberto Tremolada, si pronuncerà sulla riunificazione delle due tranche auspicata dalla Procura. Bisognerà aspettare settembre perché il processo, che finora ha segnato qualche battuta d’arresto, entri finalmente nel vivo.