Procura Roma, fuori Prestipino: commissione del Csm sceglie Lo Voi

Fuori Michele Prestipino, dentro Francesco Lo Voi

Foto LaPresse - Guglielmo Mangiapane

ROMA– Fuori Michele Prestipino, dentro Francesco Lo Voi. Con un netto cambio di rotta, la Commissione incarichi direttivi del Csm torna sulla decisione presa nel 2020 che aveva portato l’ex capo della Direzione distrettuale antimafia al vertice della procura Capitolina in una scelta di continuità, dopo Giuseppe Pignatone.

Oggi dalla Commissione incarichi direttivi di Palazzo dei Marescialli è uscito vincitore con quattro preferenze Lo Voi, procuratore capo a Palermo, proposto dal laico di Forza Italia Alessio Lanzi. Un voto da Sebastiano Ardita, di Autonomia e Indipendenza, ha ricevuto la candidatura di Marcello Viola, procuratore generale a Firenze, mentre si è astenuto il laico del Movimento 5 Stelle Fulvio Gigliotti.

La decisione presa dalla Commissione, dopo il parere del Guardasigilli Marta Cartabia, verrà portata per il voto finale in plenum, verosimilmente prima di Natale. La determinazione viene presa dopo i ricorsi dei candidati contro la nomina di Prestipino, che hanno avuto ragione sia davanti al Tar, sia in Consiglio di Stato.

In particolare il giudice amministrativo ha chiesto al Csm la rivalutazione delle candidature, che è arrivata oggi.

Intanto lo stesso Prestipino, nei mesi scorsi, ha presentato ricorso, in Cassazione, contro la sentenza di Palazzo Spada, “lamentando il vizio di eccesso di potere giurisdizionale per invasione della sfera di discrezionalità riservata al Csm per una pluralità di profili”.Il ricorso di Prestipino sarà all’esame della Suprema Corte martedì prossimo, mentre la partita continua a giocarsi su due tavoli e rischia di evidenziare tutte le debolezze di un Csm sul quale ancora pesano gli strascichi dello ‘scandalo nomine’ del 2019.

Lo Voi ha iniziato la sua carriera come pretore a Sanluri. E’ stato giudice a Caltanissetta, poi pretore a Palermo dove dal 1990 è diventato sostituto procuratore e nel 1997 sostituto procuratore generale presso la Corte d’Appello. Dal 2002 l’esperienza da consigliere nel Csm, poi il ritorno a Palermo e dal 2007 ancora a Roma, sostituto procuratore generale in Cassazione. Nel 2010 è entrato nella rappresentanza dell’Italia a Eurojust e, dal dicembre 2014, dirige la procura del capoluogo siciliano.

Di Alessandra Lemme

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