ROMA – Dopo il via libera del Parlamento allo scostamento di bilancio da 25 miliardi di euro, tocca mettere nero su bianco le misure economiche per far fronte all’emergenza coronavirus. Oggi il premier, Giuseppe Conte, ascolta le parti sociali in una videoconferenza da Palazzo Chigi. Al suo fianco i ministri dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, del Lavoro, Nunzia Catalfo, dell’Economia, Roberto Gualtieri, e della Salute, Roberto Speranza. Di fronte, invece, gli industriali e i sindacati. Tra i punti più attesi c’è quello relativo ai protocolli di sicurezza nelle fabbriche, a tutela della salute di quei lavoratori che, di fatto, non possono usufruire dello smart working, ma comunque vivono un momento di forte preoccupazione per la pandemia.
Le misure allo studio di Palazzo Chigi, che dovrebbero essere contenute nel decreto a cui sta lavorando Gualtieri per portarlo al prossimo Consiglio dei ministri, che si dovrebbe tenere già oggi in serata, riguardano tra l’altro la sospensione dei mutui, la cassa integrazione rafforzata, i congedi parentali, i voucher baby sitter, oltre ai rafforzamenti sanitari per i quali sono già partite le procedure. “Prevediamo ammortizzatori sociali per tre mesi, ovviamente sono prorogabili, abbiamo le risorse per farlo”, evidenzia il ministro del Lavoro Catalfo. Che aggiunge: “Speriamo, con l’aiuto di tutti, di isolare il contagio”. Per le famiglie con bimbi a casa ci sarà un congedo parentale “anche retroattivo di 15 giorni fino ai 12 anni di età e parametrato alla retribuzione, per i genitori con figli disabili non ci sarà limite. Altrimenti useranno un voucher babysitter”. Per quanto riguarda il lavoro autonomo, invece, secondo quanto si apprende ci sarà un’indennità una tantum di 1.000 euro per professionisti iscritti alla gestione separata Inps e collaboratori coordinati e continuativi, alla quale si aggiungerà una sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.
Il Governo ha disposto l’incremento dei fondi a disposizione della Protezione civile per circa un miliardo di euro, metà dei quali destinati all’acquisto dispositivi medici mentre, tramite una procedura semplificata, Consip ha acquistato 5mila impianti di ventilazione assistita, che saranno disponibili nel giro di 45 giorni. Sul fronte sanitario vengono inoltre potenziati, in tutte le Regioni, personale medico-infermieristico e posti letto.
Il decreto potenzierà la cassa integrazione in deroga e il fondo di integrazione salariale per l’intero territorio nazionale e per tutti i settori produttivi, incluse le attività con meno di 5 dipendenti. Previsti interventi specifici, con 2 miliardi di euro, per chi non ha la cassa integrazione in deroga, come gli stagionali, inclusi quelli del settore del turismo, gli autonomi, tra cui i lavoratori dello spettacolo, i lavoratori a tempo determinato.