Protezione dei dati su Internet, in vigore dal 25 maggio la tutela di privacy e minori

Si chiama GDPR. E’ l’acronimo di General Data Protection Regulation, ovvero del Regolamento generale che prevede la protezione dei dati in Internet. Si tratta di nuove norme Ue sulla privacy. Multe salate per i trasgressori

GDPR per proteggere minori e privacy

ROMA (Alfredo Stella) Dal prossimo 25 maggio entrerà in vigore il nuovo Gdpr (General Data Protection Regulation) per la salvaguardia dei dati personali in rete e dei minori. Lo prevede il nuovo regolamento attraverso il quale la Commissione Europea intende rafforzare la protezione dei dati personali di cittadini dell’Unione Europea e i minori che si apprestino all’utilizzo di servizi in rete. Il regolamento obbliga, tra l’altro, tutti i titolari del trattamento dei dati (anche con sede legale fuori dall’Unione europea ma che trattano dati di residenti nell’Unione europea) ad adempiere agli obblighi previsti. Con il GDPR la Commissione Europea intende anche rendere omogenea la normativa privacy. Il GDPR in Italia sostituisce e abroga le norme del codice per la protezione dei dati personali con esso incompatibili.

Cosa prevede il Gdpr

Diritto all’oblio, tutela dei minori, autorizzazione al trattamento dei propri dati, revoca del consenso, multe. Nello specifico:

  • I minori che vogliono utilizzare servizi online avranno bisogno dell’autorizzazione dei genitori fino ai 16 anni (in alcuni Paesi questo limite sarà a 13 anni).
  • Consenso. La richiesta di utilizzo dei dati personali deve essere fatta in modo chiaro e fornendo vari informazioni tra cui il contatto del responsabile della protezioni dati.
  • Diritto all’oblio. Se i dati personali vengono utilizzati illecitamente si può fare richiesta di cancellazione. Questa norma si applica anche ai motori di ricerca.
  • Revoca. E’ possibile revocare il proprio consenso in qualsiasi momento contattando il responsabile del trattamento dati.
  • Denunce. Nel caso in cui si ritenga che i propri diritti siano stati violati si può presentare una denuncia all’autorità nazionale che dovrà indagare e rispondere entro tre mesi.
  • Multe. Le aziende responsabili di violazioni del regolamento potranno essere multate fino a un ammontare pari al 4% del loro fatturato, indipendentemente da dove si trova la loro sede legale.

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