MILANO (LaPresse) – E’ stata del 50,5% l’affluenza alle urne alle ore 17 in provincia di Bolzano alle elezioni provinciali dove si si vota in Trentino Alto Adige. In diminuzione rispetto alla scorsa tornata di 5 anni fa, quando era stata del 56,5%. Affluenza del 38,72% in provincia di Trento, sempre alle 17, dato pressoché stabile se paragonato alle analoghe consultazioni del 2013 quando era stata del 38,89%.
Trento e Bolzano chiamate alle urne
I cittadini delle due province autonome (417.968 quelli altoatesini e 429.769 quelli trentini) sono chiamati a eleggere i rispettivi consigli provinciali che saranno formati ciascuno da 35 consiglieri.
In Alto Adige i seggi restano aperti fino alle ore 21 con lo scrutinio già in serata, in Trentino fino alle 22 e lo spoglio a partire dalle ore 7 di lunedì. Per ciascuna provincia si eleggono 35 consiglieri provinciali. In Trentino viene anche eletto direttamente il presidente della Provincia, mentre in Alto Adige l’elezione del governatore compete ai consiglieri eletti. I consiglieri di entrambe le province compongono inoltre il Consiglio regionale, la cui presidenza spetta a turno, per metà mandato, ai governatori delle due Province.
Trento, gli 11 candidati alla presidenza
Sono 11 i candidati alla presidenza della provincia autonoma di Trento. Ugo Rossi, presidente uscente, non è più sostenuto dalle forze politiche di cinque anni fa, a cominciare dal Partito Democratico. Rossi si è ricandidato ma nelle fila del Patt, il Partito Autonomista Trentino Tirolese. I dem hanno scelto come candidato l’ex senatore Giorgio Tonini. Filippo Degasperi è il candidato del Movimento 5 stelle, già consigliere regionale e provinciale. Il centrodestra si è compattato a sostenere Maurizio Fugatti, leghista, attualmente sottosegretario alla Salute nel governo Lega-M5S.
Provinciali a Bolzano
A Bolzano in lizza c’è la Svp che ha storicamente avuto sempre consensi molto ampi con cui ha governato. Cinque anni fa La Svp vinse con il 45,7% dei voti. Non disponendo della maggioranza assoluta fece una alleanza col Pd che ha sorretto il quinquennio del presidente Arno Kompatscher.
Oggi però Lega e Fi appaiono più temibili nella competizione elettorale alto atesina. Come il seguito nel mondo dell’elettorato di lingua tedesca di nuove forze come i Freiheitlichen del Partito della libertà di ispirazione austriaca. E anche la lista di Koellensberger in quota M5S. Con l’elettorato italiano che, con le sue scelte, potrà essere determinante.
di Laura Carcano