Provinciali, urne aperte a Trento: Lega tenta colpaccio a Pd

Roma – Urne aperte in provincia di Trento per il rinnovo del governo provinciale. I 427.450 aventi diritto sono chiamati a votare dalle 6 alle 22.

Sono 11 i candidati alla poltrona di governatore, che nel sistema elettorale è eletto direttamente dai cittadini.

IL SISTEMA ELETTORALE

Il sistema elettorale previsto per le elezioni provinciali in Trentino è un proporzionale con correttivi (premio di maggioranza al più votato pari a 18 seggi su 35 che, nel caso ottenga almeno il 40% dei voti, aumenta a 21 seggi) e prevede un unico collegio che comprende l’intera provincia. A garanzia di rappresentanza della minoranza ladina, un seggio è attribuito alla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti nei comuni ladini.

L’assemblea è di 35 componenti: 34 consiglieri più il governatore. Per sapere i risultati si attenderà il giorno successivo e, entro 20 giorni dalla proclamazione ufficiale, si riunirà per la prima volta il nuovo Consiglio.

I CANDIDATI

Come detto in precedenza sono 11 i candidati alla presidenza della provincia autonoma di Trento. Ugo Rossi, presidente uscente, ha perso le liste che lo avevano sostenuto cinque anni fa, a partire dal Partito Democratico. Rossi si ricandida ma corre da solo sotto il simbolo del Patt, il Partito Autonomista Trentino Tirolese. I dem invece si presentano alle elezioni con l’ex senatore Giorgio Tonini. Filippo Degasperi è il candidato del Movimento 5 stelle, già consigliere regionale e provinciale.

Il centrodestra si presenta compatto con la candidatura di Maurizio Fugatti, leghista della prima ora, veronese di nascita ma da sempre trapiantato nel Trentino meridionale. Attualmente sottosegretario alla Salute nel governo gialloverde, Fugatti ha concluso il tour elettorale insieme al leader del Carroccio Matteo Salvini.

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