MILANO – “Per la prima volta (con il Pnrr, ndr.) per la formazione ci sono 900 milioni di euro. Una base economica solida: se spesa bene, la Pa può diventare motore di sviluppo. E la scuola un pivot del nuovo respiro di essa”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera Paola Severino, neopresidente della Scuola della Pa.
“Il rinnovamento serve a far superare una Pa legata dai lacci e lacciuoli della burocrazia. E renderla capace di compiti di sorveglianza e gestione di progetti complessi e di attuazione di politiche pubbliche, ma in modo snello – afferma – Che vada di pari passo, anzi possa fare da stimolo alle riforme”.
I concorsi “non possono essere più solo a crocette. E la mobilità deve diventare verticale attraverso promozioni per merito. Vorrei dotarla di insegnamenti interdisciplinari, innovativi e con un orizzonte internazionale che si confronti con quella di altri Paesi e liberi il potenziale che c’è, come una molla che si riespande dopo il blocco del lockdown”.
“Vorrei contribuire a creare una classe di funzionari europei che a Bruxelles difendano l’Italia nelle trattative comunitarie. Focale sarà anche la progettazione digitale. Tutti sono capaci di usare un pc, ma pochi sanno fare programmazione digitale”.
(LaPresse)