Gas arma di ricatto di Putin, fronte compatto dell’Unione Europea

BRUXELLES – “La Russia ci sta ricattando sul gas ma l’Europa è preparata”. E’ quanto dichiarato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen in merito al piano d’emergenza sul gas. E ha poi aggiunto: “Non iniziamo da zero, ma dobbiamo fare di più. Dobbiamo prepararci ad una interruzione integrale del gas russo. Uno scenario probabile, che andrebbe ad avere un impatto su tutta l’Unione. Putin cercherà di fare pressione su di noi questo inverno. Ma fallirà drammaticamente – ha continuato – Se resteremo solidali, usciremo da questa crisi più forti di quando ne siamo entrati: ne sono profondamente convinta”.

Le restrizioni

Von der Leyen ha poi spiegato che “nel caso in cui la situazione peggiorasse, con una interruzione totale di gas, attiveremo una allerta generale a livello di Ue e chiediamo agli Stati membri di ridurre il consumo del 15% che equivale al 45 miliardi di metri cubi di gas e con questa riduzione potremo superare in sicurezza l’inverno anche in caso di interruzione completa di approvvigionamento di gas russo”.

Le condizioni di Putin

Il presidente russo, Vladimir Putin ha posto le condizioni all’apertura dell’export del grano proveniente dall’Ucraina: “La Russia – ha detto – è pronta a cooperare per l’esportazione del grano ucraino, ma vuole che siano tolte tutte le restrizioni alle esportazioni del grano russo”, mentre “la Gazprom continuerà a rispettare i suoi impegni relativi all’esportazione di gas”.

Oltre il Donbass

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov ha spiegato in una intervista che “gli obiettivi geografici dell’operazione militare speciale russa in Ucraina si sono ampliati e non si limitano più a Lugansk e Dontesk, in Donbass, ma includono anche una serie di altri territori. Se l’Occidente fornisce armi a lungo raggio a Kiev, gli obiettivi geografici si spostano ancora oltre”.

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