Vladimir Putin ha trionfato nelle elezioni russe come previsto, garantendosi un altro mandato fino al 2030. La sua vittoria è stata accolta con congratulazioni da parte di leader internazionali, tra cui il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un.
Secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass e dalla sudcoreana Yonhap, Kim Jong-un si è congratulato con Putin per la sua rielezione al Cremlino. Tuttavia, le celebrazioni sono state accompagnate da tensioni, con Putin stesso avvertendo che un conflitto su vasta scala tra Russia e NATO potrebbe portare il mondo “ad un passo dalla terza guerra mondiale”.
Putin ha fatto questa dichiarazione ai media dopo la sua vittoria elettorale, come riferito da Ria Novosti. Ha sottolineato che nonostante tutto sia possibile nel mondo moderno, una guerra su vasta scala andrebbe vicino a scatenare una terza guerra mondiale, un risultato che pochi desiderano.
Le elezioni stesse sono state oggetto di intensa attenzione e controversia. Gli altri tre candidati hanno ottenuto solo una piccola percentuale dei voti, mentre l’affluenza complessiva è stata superiore al 74%. Nonostante le proteste e i fermi durante i tre giorni di votazione, il governo russo ha dichiarato che i tentativi dell’Occidente di interferire con le elezioni sono stati inefficaci.
Dopo la sua vittoria, Putin si è presentato al suo comitato elettorale, dichiarando che la Russia sarebbe diventata più forte ed efficace sotto la sua guida. Ha enfatizzato che il risultato elettorale riflette la fiducia e la speranza del popolo russo nel suo governo e ha respinto le critiche degli avversari, definendo le elezioni come un esercizio di democrazia.
Le reazioni internazionali alla vittoria di Putin sono state contrastanti. Mentre alcuni leader hanno congratulato Putin, altri hanno condannato le elezioni come non libere e giuste. La Casa Bianca ha criticato la mancanza di libertà e le restrizioni politiche in Russia, mentre altri paesi europei hanno accusato Putin di autoritarismo e hanno chiesto misure punitive.
Nonostante le proteste e le critiche, Putin rimane saldo nel suo potere. Anche se i dissidenti come Alexei Navalny hanno cercato di sfidarlo, il governo russo ha represso ogni forma di opposizione. Navalny stesso è morto in carcere, mettendo in luce le sfide politiche e sociali che affronta la Russia sotto il governo di Putin.
In definitiva, la vittoria di Putin nelle elezioni russe segna un altro capitolo nel suo lungo mandato al potere, mentre il mondo rimane in bilico tra la diplomazia e il rischio di conflitto su vasta scala.