MILANO – Brasile e Serbia sono le ultime due squadre qualificate per gli ottavi di finale della Coppa del Mondo. Pur sconfitta per 1-0 dal Camerun, la Seleçao di Tite chiude prima nel girone G e ora affronterà la temibile Corea del Sud con la speranza di recuperare l’infortunato Neymar oggi in tribuna. La Svizzera supera invece la Serbia per 3-2 e negli ottavi di finale affronterà il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Masticano amaro Camerun e Serbia, entrambe eliminate. Ma se la nazionale africana può consolarsi con la prima storica (anche se inutile) vittoria contro il Brasile, la Serbia di Milinkovic-Savic e Vlahovic è la vera delusione di questo Mondiale.
Con l’organico a disposizione del ct Stojkovic ci si aspettava decisamente di più, invece ancora una volta la Svizzera si conferma capace di sovvertire i pronostici così come aveva fatto nelle qualificazioni eliminando l’Italia.
Con la qualificazione già in tasca, Tite rivoluziona il Brasile e schiera in attacco Antony, Rodrygo e Martinelli alle spalle di Gabriel Jesus. In difesa giocano lo juventino Bremer e l’eterno Dani Alves.
Nel Camerun, attacco affidato ad Aboubakar con Mbeumo, Choupo-Moting e Moumi Ngamaleu a supporto. In tribuna anche il presidente della Fifa Infantino e quello della Federcalcio del Camerun Eto’o. Il Brasile gioca al piccolo trotto nel primo tempo, pur dominando il gioco però la Seleçao non si rende quasi mai pericolosa. Nel finale di tempo è anzi il Camerun a sfiorare il gol con un colpo di testa di Mbeumo respinto alla grande da Ederson. Scampato il pericolo, nella ripresa la Seleçao stringe i tempi e sfiora a ripetizione il vantaggio prima con Martinelli, poi con Militao e infine con Bruno Guimaraes. La porta del Camerun è stregata. Il gol lo trovano così i Leoni Indomabili al 92′ con Aboubakar, che viene poi espulso per doppia ammonizione avendo esultato togliendosi la maglia. Una rete che però serve a poco, perchè da Doha non arrivano buone notizie.
La Svizzera, infatti, nel frattempo batte la Serbia al termine di una partita palpitante e ricca di emozioni. Serbia con un assetto molto offensivo, prima da titolare di Vlahovic in attacco al posto di Maksimovic, con Mitrovic che si abbassa sulla trequarti. La Svizzera cambia tre titolari, invece: fuori il portiere Sommer, Elvedi e Rieder e dentro Kobel, Schaer e il veterano Shaqiri. Ed è proprio l’ex attaccante di Liverpool e Inter a portare in vantaggio gli elvetici al 20′ con un micidiale sinistro da centro area che non lascia scampo al portiere. La replica serba arriva al 26′ con il pareggio firmato dal solito Mitrovic, con un bel colpo di testa su cross di Tadic. Terzo centro in questo Mondiale per il bomber del Fulham. A completare l’illusoria rimonta ci pensa Vlahovic al 34′, con un sinistro chirurgico in diagonale su dormita clamorosa della difesa svizzera.
Primo centro in un Mondiale per lo juventino. E’ solo un fuoco di paglia, però, perchè prima dell’intervallo la Svizzera rimette le cose a posto con il 2-2 firmato da Embolo al 44′. Poi in avvio di ripresa la squadra di Yakin trova anche il 3-2 con l’atalantino Freuler al 48′. Per i serbi è notte fonda, per la Svizzera è grande festa per una storica qualificazione alla seconda fase.
(LaPresse)