Lionel Messi da una parte, Kylian Mbappé dall’altra. Compagni sotto la Tour Eiffel, divisi per forza di cose in questo Mondiale in cui entrambi hanno l’obiettivo di portare in cima al mondo la loro rispettiva nazionale. Le due stelle del Psg potranno incrociarsi solo nell’ultimo atto del torneo in una sfida da sogno, ma per riuscirci dovranno fare in modo di superare Dominik Livakovic e Yassine Bounou. Nomi celebri solo per gli addetti ai lavori (e i tifosi di Siviglia e Dinamo Zagabria) prima di Qatar 2022, ma capaci di trascinare con i loro interventi Croazia e Marocco fino alle porte della semifinale. Se da un lato Messi e Mbappé hanno deliziato il mondo con i loro gol – il francese è attualmente capocannoniere con cinque reti – e le loro giocate, sono stati proprio i portieri i grandi protagonisti della Coppa del Mondo da quando è iniziata la fase a eliminazione diretta.
“Il portiere in questi tornei è decisivo all’ennesima potenza perché spesso si va ai rigori”, ha spiegato a LaPresse Dino Zoff ricordando l’esempio dell’Italia campione d’Europa nel 2021 grazie alle parate di Gigio Donnarumma. “In questi contesti quando si arriva ai rigori il portiere può dare un apporto fondamentale”, ha sottolineato la leggenda azzurra, che vanta un trionfo Mondiale nel 1982 e un Europeo nel 1968. Eroi per caso, meno appariscenti di un numero dieci ma altrettanto fondamentali. Soprattutto nella lotteria dagli undici metri. Livakovic, finito non a caso nel mirino del Bayern Monaco a caccia di un sostituto di Neuer dopo l’infortunio di quest’ultimo sugli sci, è il portiere con più parate di questo Mondiale. Solo nel match con il Brasile si è reso protagonista di ben undici interventi, prima di parare il penalty a Rodrygo e mandare a casa la Seleçao dopo esser già stato determinante con il Giappone.
Per Zoff però l’estremo difensore che si è distinto maggiormente finora risponde al nome di Yassine Bounou. “Mi ha fatto una buona impressione, ha dato un contributo notevolissimo – ha sottolineato – C’è molto di lui nella sorpresa Marocco, anche se è adesso che ci si gioca tutto”. Il portiere ‘dalle cento mani’ (come è stato ribattezzato in patria) finora è stato trafitto solo dal fuoco amico: dopo l’autorete di Nayef Aguerd nel match vinto contro il Canada, Bono ha abbassato la saracinesca mantenendo la porta inviolata contro corazzate del calibro di Croazia, Belgio, Spagna e, per ultimo, il Portogallo. Una rete subita nelle ultime nove gare, con l’estremo difensore del Siviglia che detiene il record di sedici rigori parati, di cui dieci dal 2021 ad oggi. Mbappè e la Francia sono avvisati.
Di Alberto Zanello