ROMA – Qualità della vita, Italia spaccata in due. Lo dicono i dati annuali elaborati dal Sole 24 Ore che certificano la leadership del capoluogo emiliano, con Bolzano e Firenze che seguono a ruota. Sono 90 gli indicatori presi in esame, di cui 40 aggiornati all’anno in corso.
Bene Bologna
Bologna è la città italiana che fa vivere meglio i propri abitati, e non è la prima volta. Ha già capeggiato la classifica nel 2000, 2004, 2011 e 2020. Pure Bolzano si è ripetuta, che quest’anno si è accomodata sul secondo gradino della graduatoria seguita da Firenze, terza. Bene Parma, nona, e Reggio Emilia 13esima. Per Siena e Pisa rispettivamente quarta e decima piazza.
Il termometro
Con Bolzano seconda, il Trentino Alto Adige conferma l’ottima qualità della vita con la provincia di Trento al 5° posto. Cremona si è attestata all’11cesimo posto, Bergamo al 14cesimo, Sondrio un punto dietro. Più lontana Lodi 49esima.
Male il Sud
Italia spaccata in due, dunque, con il centro-nord a capeggiare e il sud ad arrancare. Un peggioramento, quello del Mezzogiorno che affonda le radici anche negli ultimi eventi come la pandemia da Covid e la guerra tra Russia e Ucraina, che sta avendo delle importanti ricadute economiche con il caro-energia e con l’aumento dell’inflazione. Dall’81simo alla 107simo posto si sono piazzate tutte province del Sud, incluse le aree metropolitane come Palermo, Catania (91ª) Napoli, Taranto (101ª) e Reggio Calabria (102ª). Ultima ancora Crotone con i dati che sottolineano “l’urgenza per alcuni territori di investire nel digitale, nelle rinnovabili, nella sanità e nell’istruzione”. Crotone è giunta ultima per la terza volta, risultando fanalino di coda anche in “ricchezza e consumi”, oltre che in “cultura e tempo libero”.
