Quartieri spagnoli, baby gang al soldo dei Mazzarella: riaperte ulteriori piazze di spaccio

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Michele Mazzarella

NAPOLI – Nei vicoli stretti dei Quartieri Spagnoli, dove il confine tra legalità e crimine è spesso sottile, si sta consumando un nuovo capitolo della guerra per il controllo del territorio. A muoversi sono i Mazzarella, uno dei clan storici della camorra napoletana, decisi a riaffermare la propria egemonia nella zona dopo anni di difficoltà e pressioni giudiziarie. Il loro obiettivo è chiaro: riprendersi le piazze di spaccio un tempo gestite dai Saltalamacchia, ora indeboliti da una serie di operazioni delle forze dell’ordine che ne hanno minato la struttura operativa e logistica. Negli ultimi anni le retate condotte con costanza dalla polizia e dai carabinieri hanno colpito duramente il clan Saltalamacchia,
smantellando interi segmenti della rete di distribuzione e riducendo la loro capacità di controllo sul territorio. Questo ha creato un vuoto di potere che i Mazzarella stanno cercando di colmare con una strategia tanto semplice quanto preoccupante: l’arruolamento di giovanissimi.

Le cosiddette baby gang, formate da adolescenti e perfino preadolescenti, sono diventate il nuovo strumento con cui il clan tenta di
riconquistare spazio, sfruttando l’età dei membri per rendere più difficile l’intervento repressivo e abbassare il livello di attenzione da parte delle forze dell’ordine. I ragazzini vengono impiegati in vari ruoli, dalla vedetta allo spaccio diretto, fino al trasporto di armi e stupefacenti. La loro giovane età li rende meno visibili, più mobili e facilmente sostituibili, ma anche più vulnerabili. In molti casi si tratta di ragazzi ì sottratti alla scuola e alle famiglie, spesso provenienti da contesti sociali fragili, dove la criminalità organizzata si presenta come l’unica alternativa possibile a una vita di povertà e marginalità.

I Quartieri Spagnoli, simbolo della Napoli autentica ma anche teatro di profonde contraddizioni, tornano così al centro della cronaca nera. Dopo una fase di relativa calma, segnata da iniziative sociali e culturali tese al riscatto del territorio, l’ombra della camorra sembra allungarsi
di nuovo. La strategia dei Mazzarella rappresenta un passo indietro rispetto a ogni tentativo di legalità e sviluppo, riaffermando la logica del controllo violento e del profitto illegale. Le istituzioni si trovano di fronte a una sfida complessa, che non può essere affrontata solo con l’azione repressiva.

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