Quartieri Spagnoli, condalidato il fermo di Savio: via libera ai Saltalamacchia

Eduardo Saltalamacchia e Pietro Savio

Sono stati convalidati i fermi di Pietro Savio, 36enne, Salvatore Marramao, 41enne, Vincenzo Egidio, 33enne ed Emanuele Criscuolo di 23 anni. I quattro restano in carcere dopo il blitz degli uomini della Squadra Mobile di Napoli guidati dal capo Giovanni Leuci e dal vice questore Luigi Vissicchio a seguito della sparatoria avvenuta ai Quartieri Spagnoli il 17 giugno. Da quanto è emerso dalle indagini effettuate dagli agenti di polizia, Marramao, Egidio e Criscuolo avrebbero fatto parte del commando in azione in piazzetta Montecalvario per esplodere colpi di pistola all’indirizzo di Pietro Savio, il quale avrebbe risposto al fuoco non riuscendo a centrare alcun bersaglio. Il 36enne avrebbe dovuto subire una punizione a causa delle sue mire espansionistiche. Pare che i Marramao, Egidio e Criscuolo abbiano voluto difendere la propria piazza di spaccio. Ai tre viene contestato il tentato omicidio e il porto abusivo d’arma da fuoco, reati aggravati dal metodo mafioso. A Savio, invece, viene contestato il reato – anche questo aggravato dal metodo mafioso – connesso all’uso dell’arma con la quale si è difeso un mese fa. Con il 36enne in carcere, adesso i Saltalamacchia possono di nuovo rialzare la testa, tornando in possesso delle porzioni di territorio conquistate da Savio prima dell’intervento degli uomini della Squadra Mobile di Napoli. La sparatoria del 17 giugno arrivò dopo quella avvenuta a marzo, sempre nei pressi dell’abitazione di Savio. Si tratta di due raid che confermano che ai Quartieri Spagnoli è in atto una faida di camorra. Nessuno aveva visto di buon occhio la decisione di Savio di approfittare delle difficoltà dei Saltalamacchia, impoveriti dalle retate portate a termine dalle forze dell’ordine negli ultimi due anni. Con gli arresti dei capi e dei gregari della cosca e con le catture degli uomini degli Esposito e dei Masiello, gruppi criminali vicini ai Saltalamacchia, i rivali del cartello criminale avevano avuto la spinta per impossessarsi dei territori lasciati liberi da chi comandava prima della risposta veemente dello Stato. Savio è stato tra i più lesti nell’inserirsi in questo vuoto di potere. Ma pare che i suoi piani siano stati rovinati dalla decisione di impugnare la pistola e di rispondere al fuoco nel raid di un mese fa in piazzetta Montecalvario. Con il 36enne in carcere, adesso i Saltalamacchia avranno via libera per tornare a mettere le mani sul malaffare dei vicoli del centro storico, quelli affollati dai visitatori, italiani e stranieri, durante il boom del turismo scoppiato a Napoli dopo la pandemia.

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