NAPOLI – Si rafforza l’asse dei Mazzarella ai Quartieri Spagnoli. Secondo le ultime informative delle forze dell’ordine nei vicoli c’è una sorta di guerra fredda tra l’Alleanza di Secondigliano e i Mazzarella. Neanche troppo fredda. In un equilibrio precario basta davvero poco per stravolgere gli assetti. E gli inquirenti esaminano ogni scenario. Negli ultimi giorni la cordata che sostiene i Mazzarella si è rinvigorita. Ha ripreso quota. E la squadra mobile della questura sta elaborando una nuova mappa. La Procura ha acceso i riflettori sul centro storico.
Gli investigatori sanno che a breve tornerà libero Vincenzo D’Avino, il 25enne è il nipote di Antonio Esposito, conosciuto come il pallino. D’Avino è noto alle cronache per la sparatoria all’ospedale dei Pellegrini nel cuore della Pignasecca. D’Avino (difeso dall’avvocato Leopoldo Perone) è accusato del raid con gli spari all’ospedale dei Pellegrini il 17 maggio 2019 ed è stato condannato a otto anni e in Appello a cinque anni e quattro mesi. Pene inferiori rispetto alle richieste del pubblico ministero. Le indagini si basarono su alcune testimonianze e sui filmati registrati dalle telecamere. Ritenuto dagli inquirenti vicino agli ambienti dei Masiello di Largo Baracche. Ecco gli scenari. Ora si rafforza la cordata. I Masiello sono in asse con i Mazzarella, insieme agli Esposito. E si irrobustisce il fronte contro l’Alleanza di Secondigliano, che qui ha aderenze con i Saltalamacchia e i Mazzanti.
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