NAPOLI – Incendiati i sistemi di accesso elettronici degli ostelli nei vicoli del centro storico. L’ultimo raid in via Montecalvario ripreso dalle telecamere di sicurezza: un gruppo di uomini appicca il fuoco sul portone di ingresso di un affittacamere. Parliamo di una attività regolarmente registrata e in possesso del codice CIN. Nel cuore della notte il sistema elettronico di accesso è stato bruciato con la benzina. Non solo. Il raid avrebbe potuto causare un incendio nei vicoli, capace di mettere a rischio non solo l’attività, ma anche l’intero edificio, con conseguenze per la sicurezza degli abitanti. E’ stata presentata subito la denuncia alle autorità competenti, fornendo i video come prova dei fatti. Da qui l’appello dei titolari: “Vista la gravità della situazione e i potenziali rischi per la sicurezza pubblica, riteniamo necessario coinvolgere le istituzioni per sollecitare interventi concreti contro questi atti criminali”.
Secondo gli investigatori, si tratta di gruppi bene organizzati, formati da almeno 4-5 persone. Gli inquirenti hanno esaminato a lungo le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza. Sospettano il coinvolgimento dei clan dei Quartieri Spagnoli nel tentativo di monopolizzare il circuito turistico nei vicoli del centro storico. Qui le cosche hanno fiutato il business del turismo, più sicuro rispetto alla droga e alle estorsioni. Da alcuni anni Montecalvario conosce un boom turistico senza precedenti. La Procura non esclude neppure tentativi dei clan di imporre il ‘pizzo’ alle attività legali con successive richieste del tipo: “Se ci pagate, queste cose non accadono più”.
Qualcosa di simile era già successo al Centro direzionale e nel quartiere Poggioreale, dove le cosche saccheggiano i capannoni delle aziende per poi imporre il ‘pizzo’. Subito dopo si presentano per offrire la loro protezione. Questa seconda pista investigativa è meno probabile.