La vita è appesa a un filo. Questa frase, spesso usata per descrivere situazioni di precarietà esistenziale, assume un significato drammatico nella vicenda avvenuta ieri in una carrozzeria di Quarto. Un 53enne carrozziere è stato aggredito con una mannaia da Mahmoud Nasser, un 25enne di origini tunisine.
Sul manico dell’arma, ancora visibile il prezzo d’acquisto: un bollino giallo con la cifra di 15 euro. Quindici euro, il costo di un gesto che ha rischiato di costare la vita al carrozziere.
Nasser aveva chiesto al 53enne di essere assunto. Già in prova qualche mese prima, la collaborazione non aveva avuto successo. Il rifiuto di una nuova assunzione ha scatenato una reazione violenta e sproporzionata.
L’uomo ha impugnato la mannaia e ha colpito il carrozziere al collo. La vittima, nel tentativo di difendersi, ha riportato ferite anche alle mani. Le urla di dolore hanno attirato l’attenzione dei vicini, che hanno immediatamente allertato i carabinieri.
I militari della tenenza di Quarto e della sezione radiomobile di Pozzuoli sono intervenuti tempestivamente. Hanno trovato Nasser ancora in possesso dell’arma, la lama ancora sanguinante. Disarmato e bloccato, il 25enne è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e si trova ora in carcere.
Il carrozziere, trasportato d’urgenza in ospedale, è stato dimesso con una prognosi di 14 giorni. La sua vita, appesa a un filo, per fortuna è stata risparmiata.