Quattro rapine a mano armata in un’ora tra Torre Annunziata, Torre del Greco e Trecase

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L'ENI in Corso Umberto

TORRE ANNUNZIATA – Quattro rapine in un’ora: mattinata di terrore tra Torre Annunziata, Torre del Greco e Trecase. Caccia all’uomo nel Vesuviano: un rapinatore solitario semina il panico nei distributori e in una tabaccheria. Una mattinata di paura ha sconvolto il Vesuviano. In appena sessanta minuti, tra le 7:15 e le 8:15 di ieri, un rapinatore solitario ha colpito con una precisione inquietante quattro obiettivi tra Torre Annunziata, Torre del Greco e Trecase, trasformando l’ora di punta in un incubo per lavoratori e studenti. Il malvivente, armato e con il volto coperto da un casco integrale a visiera abbassata, si è presentato in sella a uno scooter Honda Sh bianco con targa occultata. Un modus operandi lucido, rapido e spregiudicato: arrivava, minacciava i dipendenti, arraffava quanto disponibile in cassa e poi si dileguava sfruttando il traffico caotico del mattino, reso ancora più fitto dall’ingresso degli studenti nelle scuole. Secondo una prima ricostruzione, il bandito ha esordito nei pressi del Tribunale di Torre Annunziata, prendendo di mira un distributore Eni in corso Umberto. Con la pistola in pugno ha intimato al gestore di consegnare l’incasso. Pochi minuti dopo è toccato a una tabaccheria di via Vittorio Veneto, sempre nella città oplontina, dove clienti e passanti si sono trovati improvvisamente faccia a faccia con l’uomo.

Non pago, il rapinatore ha allargato il raggio d’azione, spostandosi prima a Trecase e poi a Torre del Greco, sempre con la stessa modalità: minacce rapide, denaro strappato dalle mani dei dipendenti, fuga in scooter in mezzo al traffico. Il bottino complessivo, ancora da quantificare con precisione, sarebbe di circa un migliaio di euro. Una cifra tutto sommato contenuta, resa esigua dall’orario di inizio giornata, quando le casse dei distributori erano ancora quasi vuote. Ma l’effetto sull’opinione pubblica è stato devastante: il bandito ha dimostrato di
poter colpire più volte, in più comuni, senza temere di essere fermato. Chi si è trovato sulla traiettoria del rapinatore descrive una scena fulminea, tanto rapida quanto spaventosa. Sul caso indagano i carabinieri di Torre Annunziata, in sinergia con la polizia di Stato. Le forze
dell’ordine hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza dei distributori e della tabaccheria, oltre a quelle comunali e private dislocate lungo le strade percorse dal rapinatore.

La strategia appare chiara: colpire in un lasso di tempo ridotto, approfittare del caos viario e dileguarsi sfruttando ogni ingorgo come scudo naturale. Un piano calcolato nei dettagli che, tuttavia, dovrà fare i conti con l’imponente dispiegamento investigativo ora in atto. Gli inquirenti lavorano a ritmo serrato per tracciare un identikit del rapinatore seriale e ricostruire i suoi spostamenti, prima e dopo i colpi. Non si esclude che possa trattarsi di un uomo già noto alle forze dell’ordine e con esperienza in simili raid.

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