MILANO – “Un’aggressione squadrista”. L’ha definita così il questore di Milano Marcello Cardona in riferimento agli incidenti tra le tifoserie di Inter e Napoli culminati con l’accoltellamento di tre sostenitori partenopei. Questi avrebbero avuto la sola colpa di segnalare alle forze dell’ordine un tifoso interista investito.
L’accaduto e le dichiarazioni
Non solo i cori razzisti verso Koulibaly, dunque, ma degli scontri evidentemente programmati che hanno letteralmente dominato la scena dentro e fuori San Siro. Sanzioni subito, dunque, secondo il questore che ha parlato sull’accaduto auspicando sanzioni esemplari anche dal punto di vista sportivo: “Gli incidenti – ha spiegato il questore – sono scoppiati repentinamente. Questi ultras hanno colpito con spranghe e bastoni dei pullman dei tifosi del Napoli e a quel punto la colonna s’è bloccata. All’inizio c’è stato un fuggi fuggi, alcune macchine transitavano nella corsia opposta e un ultras dell’Inter, che aveva precedenti da stadio e con Daspo, è stato travolto da un Suv. Non sappiamo ancora chi ci fosse alla guida e la provenienza. I tifosi del Napoli hanno segnalato il tifoso dell’Inter investito e, durante queste fasi, sono stati feriti quattro napoletani lievemente, uno segnalato in codice verde per taglio e per contusioni. “Noi – ha proseguito – abbiamo svolto delle indagini ed abbiamo fatto perquisizioni: in questo momento abbiamo arrestato, due soggetti italiani, ultrà dell’Inter e ne stiamo cercando un altro e dalle immagini ne abbiamo individuati tre. Il lavoro è enorme e non escludiamo altri arresti. Quanto accaduto è gravissimo, mi sono sentito col capo della polizia e chiederò in via d’urgenza di vietare le trasferte dell’Inter fino alla fine del campionato, provvedimento previsto da una normativa particolare del 2014. Per tutto il campionato chiederò che non possano più andare in trasferta oltre all’immediata chiusura della curva dell’Inter per 5 giornate”. Per quel che riguarda i tifosi azzurri presenti, invece, le indagini hanno confermato che erano tutti in regola.