Altra mattinata di incontri, in vista della seconda votazione a Montecitorio per l’elezione del Presidente della Repubblica, dopo la fumata nera di ieri, in cui si sono contate 672 schede bianche.
Salvini: “Pera, Moratti e Nordio nomi del centrodestra”
“Presentiamo i tre nomi del centrodestra, senza imporre nietne a nessuno: Marcello Pera, Letizia Moratti e Carlo Nordio. Sono personalità di altissimo profilo“. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini parlando a nome della coalizione del centrodestra. “Speriamo vengano accolti con voglia di dialogo“, ha aggiunto Salvini parlando alla conferenza stampa convocata dal centrodestra. “Non presentiamo dirigenti di partito” e “speriamo non ci siano no preventivi”. “Abbiamo fatto una lunga e proficua riunione. Il centrodestra è compatto, ci muoviamo all’unisono dall’inizio alla fine di questo percorso. C’è e ci sarà accordo, sono soddisfatto del clima”. “Vogliamo chiudere in fretta, questo è il nostro obiettivo”.
“Sono contenta della proposta che oggi facciamo in modo compatto per cercare di fare un passo avanti e evitare che la politica dia una pessima immagine di sè, continuando a perdere tempo per giorni. Quella che proponiamo oggi non è una rosa di bandiera, né tattica”. Così la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni in conferenza stampa. “Il centrodestra ha diritto di fare una proposta e di chiedere agli altri di esprimersi su queste proposte – ha aggiunto Meloni . “I nostri tre nomi dimostrano che questa area politica nulla ha da temere in termini di autorevolezza”.
Fonti Pd: Letta-Tajani hanno vagliato nomi per soluzione equilibrata
“Colloquio costruttivo“. Così fonti del Nazareno definiscono l’incontro tra Enrico Letta e Antonio Tajani. Nel corso del faccia a faccia sono valutate opzioni e vagliati nomi con l’auspicio, si ragiona al Nazareno, di arrivare a una soluzione equilibrata nell’interesse del Paese. Letta ha spiegato come in questa partita lui non abbia mai negato al centrodestra la legittimità di proporre profili, chiarendo però perché secondo lui, in un Parlamento così frammentato, solo un profilo realmente super partes, autorevole e non divisivo può rappresentare una soluzione soddisfacente per tutti. “E’ necessario che nessuno vinca per vincere tutti”, ha ripetuto.