Raduno leghista, Salvini: “No alla politica dell’odio, l’Italia ha bisogno di unità”

Il leader del Carroccio ha parlato in occasione della manifestazione di piazza del Popolo: "Europa? Siamo nel giusto se loro sono contro di noi".

Foto LaPresse - Matteo Corner 26/10/2018 Milano,Italia Cronaca Matteo Salvini all'uscita dal consiglio federale della Lega in via Bellerio

ROMA – La manifestazione leghista tenutasi in tarda mattinata in piazza del Popolo è iniziata con un minuto di silenzio per la strage di Ancona. Il carattere politico dell’adunata del Carroccio in piazza del Popolo – nel cuore di Roma – è stato in parte modificato in corsa per il lutto della tragedia nelle Marche.

Con la testa alle Marche

Il protagonista, Matteo Salvini, si è diviso nelle prime ore della mattinata tra interventi sulla dinamica della strage e inviti a manifestare in piazza. Con tanto di tweet di mobilitazione per i militanti del Carroccio. La macchina social però non si ferma. E la piazza è piena.

Salvini da Luther King a De Gasperi a Wojtyla

Alle 11, puntuale, il Capitano – come lo chiamano i suoi – si presenta sul palco con la felpa della polizia. Prova a caricare i suoi: “Ce la metteremo tutta per far tornare l’Italia grande”. Poi lascia spazio agli altri ministri leghisti. Alle polemiche sulla mancata cancellazione della manifestazione aveva già risposto: “Oggi a Roma ci saranno 50mila, centomila persone che in maniera composta e pacifica vogliono ragionare sul futuro del Paese, con la preghiera per chi crede, con totale rispetto e vicinanza alle vittime della tragedia nelle Marche”.

I riferimenti a Martin Luther King e Giovanni Paolo II

Ma a lui è riservato il gran finale. Torna sul palco alle 12,20 sulle note di ‘Vincerò’ della Turandot di Puccini, con la mano sul cuore, avvolto dai fumogeni. Stavolta senza maglione della polizia. E pronuncia un discorso non improntato alla polemica. Chiede unità, anzi. “La vita è troppo breve per perdere tempo in odio e polemiche questa è una piazza di amore e di speranza la lasciamo ad altri la violenza. Le forze dell’ordine con la Lega in Piazza sono disarmate e sorridenti. Martin Luther King diceva che per farsi nemici basta dire quello che si pensa. C’è bisogno di unità e di concordia”. Cita Giovanni Paolo II, De Gasperi. E Dio, continuamente. E il “santo Natale” e il “santo presepe”.

Gli attacchi all’Europa

Assicura di voler governare con buonsenso. Anche se non risparmia il consueto attacco all’Europa degli “zerovirgola”. Poi chiede “il mandato di andare a trattare con l’Ue non come ministro ma a nome di 60 milioni di italiani che vogliono lasciare ai loro figli e nipoti un’Italia migliore. Se c’è il vostro mandato non abbiamo paura di niente e di nessuno”. E non risparmia l’attacco ai poteri forti: “Siamo nel giusto se sono contro di noi”. Ringrazia “Luigi” (Di Maio, ndr) per i 5 Stelle. Ma avverte: “Questo governo non introdurrà alcuna tassa”. Chiude evocando Papa Francesco – non sempre apprezzato negli ambienti leghisti – e il suo omaggio alla statua dell’Immacolata in piazza di Spagna: “Se qualcuno di voi vuole restare…”. Conclude perfino con un appello all’opposizione: “Uniti si vince”.

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