Rafforzata la scorta al prete anticamorra don Maurizio Patriciello. Come anticipato ieri mattina da ‘Cronache’, un 74enne si è avvicinato a lui con un coltello nascosto nei pantaloncini, ma è stato bloccato dalla scorta. Ora interviene la prefettura. Michele di Bari ha convocato ieri mattina il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica: “È una situazione delicata, che sto seguendo minuto per minuto, ma con grande serenità.
Don Maurizio sa che al suo fianco c’è lo Stato”. Il prefetto parla a margine del vertice, riferendosi all’episodio che riguarda il suocero del boss Domenico Ciccarelli. Vittorio De Luca è stato denunciato per possesso abusivo di arma bianca, perché sorpreso dai poliziotti della scorta, mentre si avvicinata al parroco con un coltello nascosto nei pantaloncini, dopo la messa domenica sera. “Per salutarlo”.
“La sera stessa ero da don Patriciello – racconta il prefetto – possiamo affermare che Caivano, anche considerando gli indici di delittuosità che registriamo, è un territorio frequentato soprattutto dalle forze di polizia. Certamente, l’episodio ci impone una riflessione sulla sicurezza di questa persona così impegnata. Non a caso, sono personalmente vicino a lui quasi tutti i giorni”. Sul rafforzamento della scorta a don Patriciello, il prefetto ha confermato, senza fornire dettagli: “In questi casi c’è una sensibilità”.
Ieri in tanti erano arrabbiati e preoccupati. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi parla di “grave episodio di intimidazione. La fondamentale battaglia di legalità che il sacerdote da anni porta avanti con coraggio e sacrificio a Caivano, per costruire un futuro migliore in un territorio così complesso, vedrà sempre tutte le istituzioni al suo fianco. Desidero inoltre rivolgere un ringraziamento agli operatori delle forze dell’ordine per il loro tempestivo intervento”.
“E’ molto grave e pericoloso – dice al telefono l’ex comandante della Municipale ad Afragola e Casal di Principe Luigi Maiello, anche lui minacciato dalla camorra – don Patriciello è un parroco che dà fastidio. Vuole affermare un nuovo principio, cioè portare la normalità al parco Verde. Un rivoluzionario. Lui non ha colore politico. Quello che è successo domenica sera è un segnale pericoloso. Oggi senza la scorta forse avrebbe avuto una strada intitolata”.
I dettagli: “Il coltello spesso viene sottovalutato. Ma è un’arma micidiale. Molto più rapida di una pistola e facile da nascondere. Bravi i due agenti della scorta ad accorgersi per tempo e intervenire. Lui ha due angeli custodi, poliziotti molti bravi”. E dopo una pausa: “A Caivano gli vogliono bene tutti, anche i criminali. Quando lavoravo ad Afragola, facemmo un maxi sequestro di pesche. Le portammo al parco Verde per distribuirle. Vidi che tutti gli vogliono tanto bene. Ha già una scorta di terzo livello con due poliziotti che lo seguono ventiquattro ore al giorno. E’ una vigilanza molto alta. Dopo questo livello, è prevista l’auto blindata”.