Un gesto estremo, definitivo. E’ così che si è tolta la vita una ragazza di appena 22 anni, Elvira Carpentieri. La tragedia si è verificata all’interno del Teatro Bellini, in via Conte di Ruvo. Massimo riserbo sui dettagli di una vicenda drammatica sulla quale stanno cercando di fare luce gli uomini della squadra mobile. Da quello che trapela la ragazza era figlia di un ufficiale dei carabinieri e frequentava la Bellini Teatro Factory, ovvero la nuova forma dell’Accademia di recitazione fondata nel 1988 per volontà di Tato Russo. Era una della Factory Elvira, un’attrice, un’artista con i suoi turbamenti interiori. Pare infatti che due giorni fa avesse già tentato di suicidarsi con dei farmaci.
La scoperta è stata effettuata nel tardo pomeriggio di ieri all’interno del teatro, non è chiaro in quale ambiente. Non si conoscono comunque i motivi che hanno portato all’estremo gesto da parte della ragazza, che è stata trovata impiccata. La notizia ha lasciato impietriti i responsabili del Bellini. Amare e piene di dolore sono le parole di Daniele Russo, il figlio di Tato Russo e proprietario del Teatro Bellini. “Siamo scossi nel profondo per quello che è accaduto – afferma Russo –. La conoscevo, come tutti i ragazzi della Factory”. Poi aggiunge: “In questo periodo storico c’è un dilagante malessere” e quello che è accaduto non ne è che una testimonianza. “Sono vicino alla famiglia – conclude Daniele Russo –. Oggi li ho sentiti e ho espresso loro il mio dolore. E’ una cosa che non doveva accadere”.
Le indagini
Adesso il lavoro degli investigatori della squadra mobile sarà quello di ricostruire tutte le fasi della tragedia. Se c’erano stati dei segnali, se c’è stata una causa scatenante. In un certo senso di dovranno ripercorrere le fasi del dolore di Elvira Carpentieri, le stesse che hanno portato una ragazza di appena 22 anni, compiuti per giunta da poco più di un paio di settimane, a prendere una decisione del genere. Poco tempo fa sulla sua bacheca social aveva postato: “La verità è che ho sempre pensato che qualcosa non andasse in me. Cioè, di non essere all’altezza per vivere. Poi mi hai mostrato che vuol dire avere uno scopo, passione. E magari la mia scintilla è guardare il cielo blu. O camminare. Sono davvero brava a camminare”.