RAGUSA – Da Comiso, nel Ragusano, a Torino. L’Italia intera ancora una volta distrutta da due tragedie incredibili, inspiegabili, che hanno visto la morte di due bambini molto piccoli. Ancora tanti, troppi, i punti interrogativi su due vicende molto tristi sui quali medici da una parte e magistrati dall’altra dovranno fare luce. La procura di Ragusa, come confermato dal procuratore Fabio D’Anna, ha infatti disposto l’autopsia sul corpo del bimbo di sei mesi che era stato trovato morto martedì sera in un’abitazione di Comiso.
La tac del bimbo aveva riscontrato una frattura al braccio
Il piccolo abitava qui con la mamma romena e il suo compagno di origini tunisine. L’incarico in questione è stato affidato al professor Giulio Di Mizio dell’università “Magna Grecia” di Catanzaro, che è uno dei massimi esperti del settore. Gli esami sul piccolo corpicino saranno effettuati con l’unico obiettivo di conoscere con estrema sicurezza le cause della sua morte. Tutto questo anche dopo che la tac che era stata eseguita al Policlinico di Catania aveva riscontrato la frattura del braccio.
La procura apre un’indagine, sequestrata l’abitazione
Bisognerà ora capire se questo ultimo particolare sia ricollegabile alla morte oppure si sia verificato successivamente. Gli agenti hanno posto l’abitazione sotto sequestro su disposizione del pm Santo Fornasier. Mentre sia la madre che il suo convivente hanno subito un’interrogazione.
Sviluppi sulla morte di Giacinto, l’ipotesi più accreditata e broncopolmonite
Ci sono intanto importanti sviluppi sul caso di Giacinto, piccolo di appena 20 giorni morti all’ospedale “Maria Vittoria” di Torino. La procura infatti ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, per omicidio colposo. Il decesso risale allo scorso 2 febbraio e sul corpo del piccolo i medici hanno già effettuato due autopsie. Al momento l’ipotesi più accreditata è che Giacinto sia morto per una broncopolmonite provocata dall’ingestione del latte materno degenerata che avrebbe causato una grave insufficienza respiratoria.