MILANO (LaPresse) – Si tratta di tre opere geniali. Che continuano a conquistare le platee. E sono ormai saldamente collocate nella storia per il loro valore emblematico. Testo e musica si muovono armoniosamente. Dal registro della comicità più schietta a quello ovviamente propriamente filosofico ed esistenziale. Disegnando chiaramente aspetti universali dell’animo umano. Imponente lo sforzo del Teatro Regio per questa triplice produzione. L’Orchestra e il Coro del Regio vedranno per di più tre direttori di grande richiamo (rispettivamente Speranza Scappucci, Daniele Rustioni e Diego Fasolis).
Per le regie, ovviamente tre firme illustri (Elena Barbalich, Michele Placido ed Ettore Scola – queste ultime entrambe nella ripresa di Vittorio Borrelli). E sul palco ben venticinque solisti di livello internazionale. Giovedì 28 giugno invece, alle ore 20.30, sempre su Rai Radio3 verrà mandato in onda in diretta dall’Auditorium di Torino il Festival di Primavera. Con le musiche del Barbiere di Siviglia e l’Orchestra sinfonica nazionale della Rai (direttore Giampaolo Bisanti, testo e narrazione Francesco Micheli).
Premio Loano
Il Premio Loano, principale appuntamento in Italia per la musica di tradizione, torna dal 23 al 27 luglio 2018 per raccontare la musica popolare del futuro. Fedele chiaramente alla sua vocazione di laboratorio permanente sulla musica tradizionale italiana, il Premio Loano si dedica per il 2018 alle riGenerazioni. Per documentare la vivacità delle musiche tradizionali italiane attraverso i passaggi generazionali. Quei meccanismi che permettono alla tradizione di sopravvivere innovandosi. Modificandosi e contaminandosi con altre musiche e altre culture.
