Milano, 7 ott. (LaPresse) – È il 1482 quando Leonardo da Vinci arriva a Milano. Fino a quel momento ha lavorato nella bottega di Andrea del Verrocchio a Firenze entrando in contatto con la famiglia de’ Medici. Ed è proprio Lorenzo il Magnifico a inviare Leonardo in missione alla corte degli Sforza, a Milano. Leonardo è in cerca di gloria e di fama, e trova il suo mecenate in Ludovico Sforza, detto ‘il Moro’. Lo racconta il viaggio nella storia di Cristoforo Gorno con ‘Cronache dal Rinascimento’, in onda lunedì 8 ottobre alle 21.10 su Rai Storia. Ludovico il Moro ha assunto la guida del Ducato di Milano che spettava di diritto a suo nipote Gian Galeazzo e ha estromesso la cognata Bona di Savoia. Questa nominata reggente al posto del marito, ucciso in una congiura. Prima di ricevere le prime committenze dal duca, Leonardo dipinge ‘La vergine delle rocce’ per una Confraternita.
In seguito
Progetta per Ludovico il Moro macchine militari e dipinge quadri come il ‘Ritratto di Musico’, il ‘Ritratto di Dama’ e ‘La dama con l’ermellino’. A Leonardo il duca commissiona anche l’affresco del ‘Cenacolo’ nel refettorio di Santa Maria delle Grazie e l’imponente monumento equestre dedicato a suo padre, Francesco Sforza, che non sarà portato a termine. Memorabile è la sfarzosa ‘Festa del Paradiso’ che Leonardo è incaricato di organizzare al Castello Sforzesco per le nozze di due nipoti di Ludovico il Moro. Gian Galeazzo e Isabella d’Aragona, nipote anche del re di Napoli. Una festa con danze, musiche e con una rappresentazione teatrale il cui allestimento scenico è curato da Leonardo su versi di Bernardo Bellincioni, poeta di corte, tesi a esaltare le virtù della sposa.