MILANO – Magistrato antimafia di lungo corso, Cesare Terranova, ha legato il suo nome ai primi processi contro Cosa Nostra (istruì quello di Catanzaro del 1965 e quello di Bari del 1969), nei quali non fu possibile condannare gli imputati perché non esisteva ancora il reato di associazione mafiosa.
In occasione del centenario della nascita, Rai Storia propone lo speciale ‘Cesare Terranova’, in onda sabato 14 agosto alle 19.30. Memore di queste esperienze si batté per modificare la legislazione contro la criminalità organizzata, facendo anche parte della Commissione Parlamentare antimafia nel 1976, in seguito a una esperienza da parlamentare (eletto sia nel 1972 che nel 1976). Qui in una relazione di minoranza, Terranova metteva in guardia dai rapporti delle cosche siciliane con alcuni esponenti politici e sottolineò il grumo di malaffare che stava avvolgendo la Sicilia.
Negli anni precedenti, era stato procuratore di Marsala (come sarebbe toccato anni dopo a Paolo Borsellino) occupandosi del caso del ‘mostro di Marsala’ di cui tanto furono piene le cronache nel 1971. Tornato a Palermo nel 1979, in qualità di consigliere di Cassazione (in attesa di essere nominato con tutta probabilità a capo dell’ufficio istruzione), fu ucciso in un agguato il 25 settembre 1979, con il suo autista, il maresciallo Lenin Mancuso, suo fidato collaboratore proprio dai tempi di Marsala.
Intervengono in puntata il professor Salvatore Lupo, dottor Carmine Mancuso (figlio dell’agente di scorta deceduto), Geraldina Piazza (nipote di Terranova) e Salvatore Cusimano. (LaPresse)