ROMA – Tra il 1919 e il 1920 l’Italia, da poco uscita dalla prima guerra mondiale, attraversa una fase di agitazioni sociali e di mutamenti negli equilibri politici. E mentre disoccupazione, inflazione e prezzi aumentano, le principali città italiane diventano teatro di una serie di violenti tumulti contro il carovita. È il cosiddetto Biennio Rosso, un periodo di lotte e manifestazioni che investe anche altri Paesi europei. Ne parlano il professor Giovanni Sabbatucci e Paolo Mieli a ‘Passato e Presente’, programma di Rai Cultura in onda martedì 23 aprile alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.
Così come gli operai nelle fabbriche danno vita a una grande ondata di agitazioni sindacali per ottenere migliori condizioni di lavoro. Anche i contadini nelle campagne del centro-sud si mobilitano per strappare ai proprietari terrieri contratti più favorevoli. “Fare come in Russia” diventa la parola d’ordine delle avanguardie che inneggiano alla rivoluzione socialista. I conflitti sociali conoscono il loro momento più drammatico nell’estate-autunno del 1920 con l’occupazione delle fabbriche che vede coinvolti circa mezzo milione di lavoratori.
Oggi a ‘Passato e Presente’ i bestiari medioevali
I bestiari sono un genere letterario che si diffonde a partire dal VII secolo d.C. I primi bestiari hanno origine da un testo greco, il ‘Fisiologo’, ma durante il Medioevo verranno scritti in latino e poi in volgare. Lo scopo dei bestiari è la raccolta d’informazioni naturalistiche riguardanti gli animali che chiariscono allusioni, similitudini o metafore oscure delle Sacre Scritture. Rappresentazioni e allegorie costituiscono anche la lotta tra Cristo e il diavolo. Uno scontro che incarna l’opposizione tra bene e male, fondamentale in questo genere letterario. L’unicorno diventa l’immagine di Cristo, simbolo di purezza. Mentre il drago, ossia il diavolo che inganna e uccide le sue vittime, diventa il male.
Attraverso i bestiari il professor Lucio Villari, ospite di Paolo Mieli a ‘Passato e Presente’ – programma di Rai Cultura in onda lunedì 22 aprile alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia – darà le chiavi di accesso all’immaginario medioevale. Indagando le credenze, i riferimenti religiosi ma anche le trasformazioni della società durante i lunghi secoli che dal Medioevo conducono verso l’età moderna.
(LaPresse)