MILANO – La storia di un successo, raggiunto dopo aver superato diffidenze, ostacoli, discussioni, trionfi e tragedie: la raccontano Brian May e Roger Taylor, con giornalisti e discografici, nel documentario in due parti ‘Queen: Days of Our Lives’ che Rai Cultura propone in prima visione assoluta e in un’unica serata, mercoledì 27 febbraio alle 21.15 su Rai5 per lo spazio ‘Pop Icons’.
La storia dei Queen, dagli esordi alla nascita di un mito
Una storia raccontata in prima persona, con intelligenza, spirito, umorismo, onestà e dolore. La prima parte narra gli esordi negli anni ’70: la popolarità di Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor e John Deacon è oggi indiscussa, ma agli inizi non tutto è stato facile, soprattutto perché la loro proposta musicale, che mescola pop, rock e opera, suonava insolita alle orecchie di chi lavorava nello showbiz. Poi, con l’LP ‘A Night At The Opera’, che include Bohemian Rhapsody, un brano lungo e dal sound assolutamente nuovo per l’epoca, la band vince ogni diffidenza di pubblico e addetti ai lavori. E conquista il mondo.
Il documentario su Rai5 propone interviste e filmati originali
La seconda parte racconta gli anni ’80, quando la popolarità dei Queen è massima, Freddie è un’icona, le performance live sono successi epocali. Attraverso interviste e filmati rari, tra i quali le ultime apparizioni di Mercury, Roger Taylor e Brian May ripercorrono i più grandi trionfi e le peggiori tragedie del gruppo.
La consacrazione del successo di Freddie
Negli anni band ha imparato che, se raggiungere la vetta del successo è difficile, restarci lo è ancora di più. Incomprensioni, divergenze e tensioni all’interno del gruppo rischiano di distruggere tutto. Poi, l’esibizione di Freddie al Live Aid e i record del ‘Magic’ tour nel 1986: i Queen conquistano finalmente e per sempre un posto speciale tra i migliori. Il mondo è ai loro piedi quando la tragedia della malattia di Freddie colpisce all’improvviso.
(LaPresse)