Raid di piombo al centro di Afragola, due feriti

AFRAGOLA – Nella zona di quel palazzo in via Domenico Morelli, al civico 43 della stradina che collega il quartiere San Michele alla centralissima piazza Gianturco, il viavai è sempre intenso. E’ da anni che funziona così. Secondo ‘radio marciapiede’ l’area è interessata da business illegali. Lunedì sera la strada era più affollata del solito. C’erano i lampeggianti delle Volanti della polizia di Stato, uomini in divisa, alcuni curiosi. Ma cos’è successo nel palazzo in via Morelli 43? Due uomini sono stati feriti a colpi di arma da fuoco. Si tratta di Catello e Salvatore Forte. Hanno 43 e 31 anni. E hanno un cognome ‘importante’ negli ambienti malavitosi afragolesi. I due, infatti, sono parenti di Giovanni Forte, alias Giovanni ’o luongo, storico ras del clan Moccia, ‘specialista’ delle estorsioni per conto della cosca oggi ‘emigrata’ a Roma. Ma in questa storia il pizzo non c’entra e non c’entrano i Moccia. C’entra, però, la criminalità organizzata. Lo sfondo sul quale è maturato il raid di piombo nei confronti di Catello e Salvatore Forte sarebbe quello della droga. Ma torniamo ai fatti. Nella tarda serata di lunedì alla polizia di Stato arriva una segnalazione: “Ci sono due uomini feriti a colpi di arma da fuoco in via Morelli”. I poliziotti arrivano sul posto nel giro di pochi minuti. Trovano in via Domenico Morelli alcuni bossoli. I due feriti vengono medicati in ospedale. L’analisi dei profili dice già qualcosa. Catello e Salvatore Forte non sono sconosciuti alle forze dell’ordine. Nemmeno l’area di via Morelli lo è. Gli investigatori sospettano che dietro quanto accaduto possa esserci la lotta per gestione del business della droga. Stupefacenti non pagati, partite di droga non vendute, accordi non mantenuti. Questi i fili sui quali si muovono le indagini. Ad ogni modo, nelle prossime ore gli investigatori provvederanno a carpire elementi dall’analisi dei sistemi di videosorveglianza installati nella zona. Le telecamere potranno dire molto. La pista, comunque, è quella del duplice agguato. Forse qualcuno che sapeva bene di trovare Catello e Salvatore Forte nella corte condominiale del palazzo. Forse qualcuno ha avvisato i pistoleri della posizione dei due. O, forse, chi ha aperto il fuoco lo ha fatto dopo aver intrattenuto una conversazione coi due feriti.

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