WASHINGTON – L’Iran insorge contro gli Stati Uniti all’ennesimo attacco autorizzato dal presidente Donald Trump. Questa notte un raid Usa a Bagdad ha portato all’uccisione del più importante comandante iraniano, Qassem Soleimani, a capo della divisione Qods dei Guardiani della Rivoluzione. Migliaia di persone sono scese in piazza a Teheran per protestare contro quelli che i manifestanti definiscono soprusi da parte del tycoon americano.
Raid Usa, Trump: “Soleimani morto, dovevamo ucciderlo tempo fa”
“Avremmo dovuto farlo fuori anni fa. Il generale Qassem Soleimani è il responsabile della morte di migliaia di americani. Stava progettando di ucciderne molti altri. Non glielo abbiamo permesso…“. Esulta così Trump alla notizia dell’uccisione di Soleimani.
Dopo poco arriva anche il sostegno del Segretario di Stato Mike Pompeo. “Soleimani stava lavorando a un attacco imminente sulla regione. La decisione di Trump ha salvato molte vite umane. Abbiamo agito sulla base di informazioni di intelligence”. Insomma, il presidente che a giugno aveva bloccato il bombardamento di alcune basi militari come risposta all’abbattimento di un drone americano a 10 minuti dal via, questa volta ha dato retta ai falchi della sua amministrazione“. Non la pensa allo stesso modo Nancy Pelosi, speaker della Camera, secondo cui il raid Usa contro l’Iran è stato un “atto provocatorio e sproporzionato” che “rischia di provocare una pericolosa escalation di violenza“.
La risposta di Teheran: “Attacco criminale, l’Iran vendicherà il generale”
“L’Iran vendicherà la morte del generale Qassam Soleimani “al posto giusto nel momento giusto“. Così il Consiglio supremo per la sicurezza nazionale di Teheran in una nota. “L’America deve sapere che il suo attacco criminale contro il generale Soleimani è stato il più grave errore del suo Paese. Questi criminali subiranno una dura vendetta, al posto giusto ed al momento giusto“.