RAVENNA – La polizia di Ravenna ha indagato a piede libero tre uomini ritenuti indiziati del sequestro di persona e dell’omicidio di Pier Paolo Minguzzi. Avvenuto ad Alfonsine (Ravenna) la notte tra il 20 e 21 aprile 1987. La vittima, un giovane e benestante imprenditore locale nel settore del commercio e della lavorazione della frutta, dopo avere accompagnato a casa la fidanzata, quella notte scomparve senza lasciare traccia.
L’omicidio del 1987
La sua auto venne infatti ritrovata l’indomani mattina in una via del centro, regolarmente parcheggiata. Nei giorni successivi la scomparsa del ragazzo, la famiglia ricevette la richiesta di pagamento di un riscatto per 300 milioni di lire. Il 1° maggio 1987 il corpo senza vita del giovane venne rinvenuto nel Po di Volano, in provincia di Ferrara, legato a una inferriata.
Si riaprono le indagini
La squadra mobile di Ravenna con la collaborazione del Servizio centrale operativo, ha riaperto le indagini sul finire del 2017. Con provvedimento del procuratore della Repubblica su richiesta della famiglia della vittima. Gli investigatori hanno sentito varie persone informate sui fatti, anche in relazione a un analogo episodio, avvenuto circa tre mesi dopo nella medesima cittadina. Che vide poi coinvolti gli odierni tre indagati in un’estorsione ai danni di un altro noto imprenditore di Alfonsine. E che ebbe come epilogo la morte di un giovane carabiniere del luogo. Fatto che ha provocato la condanna.
Le accuse ai tre indagati
L’attività svolta dai poliziotti della squadra mobile ha poi evidenziato importanti elementi in comune tra i due delitti e la sussistenza di gravi indizi nei confronti dei tre indagati. Motivi. infatti, che hanno spinto l’autorità giudiziaria a emettere un avviso della conclusione delle indagini nei loro confronti.
(LaPresse)