Razzismo, giovane migrante picchiato nel Palermitano: arrestato l’aggressore

La vittima era stata colpita con calci, pugni e colpi al capo e al corpo

Macchie di sangue in una aggressione (Foto Claudio Furlan/LaPresse)

Palermo (LaPresse) – I carabinieri della compagnia di Lercara Friddi (Palermo) hanno posto ai domiciliari un palermitano 29enne. E’ ritenuto responsabile, in concorso con un minorenne, dell’aggressione avvenuta all’alba dello scorso 22 luglio, nei confronti di un 23enne di origine delle Mauritius. Con l’aggravante di avere agito con la finalità dell’odio etnico e razziale. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la vittima era stata colpita con calci, pugni e colpi al capo e al corpo. Anche mentre si trovava per terra incapace di difendersi. La violenza dei colpi inferti ha provocato alla vittima una duplice frattura della mandibola, con una prognosi superiore ai 40 giorni. Il 29enne, con il braccialetto elettronico, è stato posto ai domiciliari.

Intanto proseguono le indagini per un migrante aggredito a Partinico: indagata una seconda persona

Si stringe il cerchio intorno ai responsabili dell’aggressione a Dieng Khalifa, 19enne senegalese ospite in un centro di accoglienza di Partinico che ha denunciato di essere stato picchiato e insultato nella piazza della cittadina palermitana. Dopo Gioacchino Bono, operaio 34enne del posto, i carabinieri hanno identificato una seconda persona: si tratta di un suo cugino, Lorenzo Rigano, operaio edile 37enne. Ai due indagati viene contestato il reato di lesioni personali aggravate dalla discriminazione razziale.

Gli investigatori sono arrivati a Rigano soprattutto grazie alle immagini delle videocamere vicino al luogo dell’aggressione. Il 19enne senegalese, ospite della comunità Sympatheia e richiedente asilo, è stato aggredito giovedì scorso mentre stava lavorando in un bar di piazza Caterina. Un gruppo di giovani gli ha rivolto pesanti insulti come “vattene via sporco negro”, poi è passato a calci e pugni. Khalifa non si è difeso e ha riportato ferite al labbro e alle orecchie, giudicate guaribili in 7 giorni. Sabato la decisione di sporgere denuncia. Diverse testimonianze di persone che hanno assistito alla scena hanno consentito di identificare due dei membri del branco, ma sono ancora in corso le ricerche degli altri complici.

Quello di Khalifa è uno dei più recenti episodi di intolleranza a danno di stranieri, dopo i casi di San Cipriano d’Aversa (Caserta), dove un 19enne della Guinea è stato ferito al volto da un piombino, Cassola (Vicenza), con un operaio originario di Capo Verde raggiunto da un colpo d’arma ad aria compressa, e Moncalieri (Torino), dove l’atleta italiana di origini nigeriane Daisy Osakue è stata colpita al volto da un uovo lanciato da un’auto in corsa.

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