ROMA – “La vergognosa campagna politica del centrodestra rivolta a demolire il reddito di cittadinanza continua anche in Veneto. A promuoverla stavolta è l’assessore regionale Elena Donazzan che ritiene la misura un fallimento annunciato. L’assessore interviene a seguito della pubblicazione di un articolo sul Corriere del Veneto ed esordisce dicendo: “Riscontrate irregolarità nel 90% delle 600 richieste di Reddito di Cittadinanza”. Si tratta di un evidente e maldestro tentativo di utilizzo dei dati in modo distorto: sembra che il 90% delle richieste in Veneto sia irregolare e che si vada ad aiutare chi non ne ha bisogno, quando l’articolo in questione dice tutt’altro. Esso mette in luce che le domande in Veneto sono state 80.000 e di tutte queste 600 sono risultate sospette e di conseguenza verificate: in sostanza lo 0,675% delle 80 mila domande sono risultate irregolari. I furbetti ci sono, e ringraziamo da subito chi si prodiga per scovarli, ma con questo non possiamo certo fermare una riforma storica che sta aiutando moltissime persone ad uscire letteralmente dal baratro, anche in Veneto”. Così in un nota la senatrice veneta Barbara Guidolin.
“L’Italia – sottolinea – è stato uno degli ultimi paesi ad aver introdotto, secondo i dati Ocse, un sistema di protezione sociale e se lo si è fatto è stato solamente grazie al movimento 5 stelle. Per chiudere l’argomento Donazzan faccio mie le parole di Tiziano Barone:“Il RdC è stato importante almeno per tre motivi. Primo, è una misura universalistica nei confronti della povertà. Secondo, ha rimesso in gioco il ruolo dei centri per l’impiego. Terzo, perché ha messo in gioco il tema della condizionalità, il meccanismo per cui, se non si risponde alla chiamata per offerta di lavoro, si perde il contributo”. Ma chi è Tiziano Barone? È il dirigente di Veneto Lavoro, l’ente regionale che ha un ruolo di sostegno alle politiche del lavoro in Veneto quindi…uno che dovrebbe sentirsi un giorno si e uno anche con l’Assessore al Lavoro in regione Veneto. Che è la nostra Elena Donazzan”.
(LaPresse)