Rdc, nuovo attacco Cdx-Iv, muro M5S. Saraceno: “Primo report entro metà ottobre”

Per il M5S è un provvedimento-bandiera da difendere, centrodestra e Iv lo attaccano, mentre il Pd sta nel mezzo, pronto a modificarlo dopo oltre due anni di vita.

ROMA – Per il M5S è un provvedimento-bandiera da difendere, centrodestra e Iv lo attaccano, mentre il Pd sta nel mezzo, pronto a modificarlo dopo oltre due anni di vita. Il reddito di cittadinanza continua a rimanere uno dei temi caldi del dibattito politico agostano, tanto che lo stesso Mario Draghi è dovuto intervenire per difenderlo: “E troppo presto per dire se verrà riformato. Ma il concetto alla base del reddito di cittadinanza io lo condivido in pieno”. Per un ‘tagliando’ alla misura introdotta nel primo governo Conte, il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha istituito a marzo il Comitato scientifico per la valutazione del Reddito di cittadinanza (Rdc). A presiederlo è la sociologa Chiara Saraceno, che interpellata da LaPresse fissa l’obiettivo: “Dare indicazioni sulla base di dati empirici certi e non di posizioni politiche per migliorare la misura”. Per la professoressa milanese per il Reddito servono “aggiustamenti” e non una misura ex novo, con una deadline temporale importante: “Entro fine settembre-metà ottobre vogliamo pubblicare un primo rapporto, con indicazioni pratiche che Orlando potrà portare già in manovra”. I due aspetti che saranno modificati sicuramente riguardano le scale di equivalenza per le famiglie numerose con figli minori (ora svantaggiate) e il requisito di soggiorno per gli stranieri non comunitari, che sarà ridotto da 10 anni “ad almeno 5”. “Io sono confortata dalle parole di Draghi, una voce autorevole, perché così non ho il terrore di lavorare con qualcuno che vuole fare un referendum per eliminarla”, conclude Saraceno, al lavoro insieme con altri sei esperti di politiche sociali e lavoro.

Proprio Matteo Renzi ha rilanciato la sua campagna contro il Reddito: “La legge è stata votata da Lega e M5S ed è difesa da Pd e Leu: l’unica strada, il referendum. Io non mollo, il sussidio va abolito”. Il leader di Iv è sulla stessa lunghezza d’onda della presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che parla di “vero disastro: solo il 15% degli aventi diritto ha trovato un impiego”.

“Invece di creare nuove opportunità di lavoro sta ottenendo il risultato opposto, creando lavoro nero e disoccupazione – è la posizione del segretario della Lega Matteo Salvini – “A fine estate, numeri alla mano, chiaro che il Rdc dovrà essere ripensato e corretto”. Dal M5s la difesa della misura è sempre compatta, con il capodelegazione del M5s al governo Stefano Patuanelli che chiede benefici più diretti alle imprese che assumono i percettori del reddito e rintuzza gli attacchi di Renzi e Salvini: “Sono proclami che resteranno tali”. I lavori in corso continuano, con l’impressione che il reddito sopravviverà ma potrebbe subire modifiche importanti.

di Alessandro Banfo

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