ROMA – “Siamo significativamente dietro agli Stati Uniti e alla media dei paesi dell’Ocse e oggi le previsioni della Commissione europea indicano un rallentamento delle più grandi economie dell’Ue come Germania, Francia e l’Italia. Un rallentamento che per l’Italia significa recessione ma la misura del rallentamento è simile”. Così il ministro dell’Economia Giovanni Tria intervenendo alla cerimonia d’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università di Tor Vergata.
Il ruolo dell’Europa nel garantire una globalizzazione sostenibile
“Mettere in discussione la validità delle regole tecniche è stato percepito come mettere in discussione l’Ue stessa o la moneta unica. Come se l’unico motivo dello stare insieme sia il rispetto delle regole fiscali. Il progetto dell’Ue ha bisogno di puntare a qualche cosa di più grande giocando un ruolo più decisivo nel creare una globalizzazione sostenibile. Non sto suggerendo che non dovremmo avere regole. Ma sto evidenziando che nelle politiche economiche i tecnicismi non dovrebbero avere lo stesso peso politico delle ragioni fondamentali del cooperare tra le nazioni. Non ricostruiremo mai la fiducia in questo modo”.
Il ministro Tria difende la legge di bilancio
Conclude il ministro: “Il recente processo di approvazione della legge di Bilancio rappresenta un buon esempio dei limiti della vigente struttura legale politica ed economica dell’Ue. Il governo italiano sta affrontando molte delle discusse conseguenze della globalizzazione. Stiamo avendo tassi di crescita economica più bassi della media Ue. Il governo tenta oggi di dare la risposta alla volontà dei cittadini di uscire dal percorso tracciato dalla crisi. Uno degli obiettivi è dare grande spinta agli investimenti pubblici per creare la condizione della crescita”.
(LaPresse)
